mercato san severino

Pizzo sul cantiere, condannato

Sei anni a Desiderio per estorsione con il metodo mafioso

MERCATO SAN SEVERINO. Era il maggio dello scorso anno quando due uomini si presentarono in un cantiere di Mercato San Severino chiedendo soldi o lavoro, minacciando ritorsioni pesanti se gli imprenditori si fossero rifiutati di cedere alle richieste. Per quell’estorsione è stato condannato a sei anni Pietro Desiderio, 37enne originario di Pagani ma residente a Mercato San Severino. Per il giudice dell’udienza preliminare Stefano Berni Canani, che si è pronunciato al termine di un rito abbreviato, quelle richieste minacciose sono state un’estorsione aggravata dal metodo mafioso, tanto più che Desiderio era già finito in carcere per spaccio di stupefacenti e pare avesse l’abitudibe di darsi arie da boss. Con lui c’era Filiberto Arena di Nocera Superiore, che ha scelto di procedere con il rito ordinario ed è già stato rinviato a giudizio.

«Ci dovete mettere a posto» l’intimazione con cui i due avrebbero approcciato i titolari di un’impresa edile, impegnati nel cantiere di un committente privato. E fu inutile rispondere che il personale era già al completo. Quando fu chiaro che gli interlocutori non avrebbero ceduto né alla richiesta di lavoro né a quella di denaro, Desiderio e Arena sarebbero passati alle minacce: i due imprenditori si dovevano “mettere a disposizione” o non sarebbero più stati tranquilli. Un’intimidazione fatta in maniera plateale, dinanzi alle maestranze. Uno dei minacciati si è però rivolto ai carabinieri, che hanno avviato intercettazioni e appostamenti e hanno così sorpreso Arena e Desiderio mentre tentavano un’altra estorsione, sempre in un cantiere della Valle dell’Irno. In sole due settimane le indagini sono sfociati in provvedimenti di custodia cautelare, adesso è arrivata la prima sentenza di merito. (c.d.m.)

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