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Pizzeria in zona industriale Scatta subito il sequestro

ROCCAPIEMONTE. Ennesimo sequestro, questa volta a danno di una pizzeria, su via della Libertà. Gli uffici tecnici comunali hanno rilevato un cambio illecito di destinazione d’uso dello stabile,...

ROCCAPIEMONTE. Ennesimo sequestro, questa volta a danno di una pizzeria, su via della Libertà. Gli uffici tecnici comunali hanno rilevato un cambio illecito di destinazione d’uso dello stabile, perciò avrebbero inviato segnalazione al comando dei vigili urbani. Questi, a loro volta, hanno mandato la documentazione alla procura che ne ha disposto il sequestro su indicazione del gip.

Continuano dunque i problemi della zona industriale di Roccapiemonte, legati alla possibilità o meno di realizzare centri e attività commerciali lungo la fascia pedemontana rocchese, adibita invece a zona industriale. Le polemiche, a riguardo, erano state alimentate, all’indomani della richiesta di informazioni da parte della commissione consiliare permanente Lavori pubblici agli uffici tecnici, sul tipo di vocazione dell’area industriale: uno screening su tutto ciò che era avvenuto negli ultimi dieci anni con trasformazioni non autorizzate da industriale a commerciale. Alcuni mesi fa, un altro locale fu sequestrato, atto poi impugnato con conseguente sospensiva. Adesso l’ennesimo sequestro ha fatto saltare i nervi all’opposizione consiliare e uno dei membri della minoranza, Raffaele Polichetti, ha scritto un commento di fuoco definendo una “telenovela” quella delle aree industriali di Roccapiemonte.

«Perché la procura ha sequestrato e il Comune ha fatto aprire?» attacca Polichetti. «Mi auguro che l’intervento della procura possa mettere fine alle speculazioni che da troppi anni stanno interessando tutta l’area industriale di Roccapiemonte, non solo la pizzeria, con evidenti responsabilità tecniche-amministrative e politiche. Intanto – continua Polichetti – in tutta l’area e nello stesso stabile della pizzeria, esercitano tante altre attività commerciali, non ammissibili dall'attuale Prg e regolamenti. La collaudata procedura del provvedimento di chiusura impugnato innanzi al Tar, che accetta la richiesta di sospensiva, è diventato uno stanco ritornello». Il sindaco Andrea Pascarelli, da canto suo, si dice tranquillo.

«Non mi pare che chi adesso fa il moralista, quando è stato assessore, abbia sistemato la zona Pip. Da tempo – dice Pascarelli – diciamo che la questione si risolverà col Puc, inserendo anche una zona artigianale/commerciale su via della Libertà. Non sarà una sanatoria ma un processo di regolamentazione». Il sindaco spiega che ci saranno verifiche sugli standard e sugli oneri che dovranno essere pagati da chi non li ha rispettati.

(d. s.)

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