Pistolettate per gelosia: fratelli in cella

Si consegnano Ciro e Gaetano Iacomino, accusati del tentato omicidio del commerciante. A sparare sarebbe stato il 21enne

AGROPOLI. Si sono costituiti nella tarda serata di venerdì, nella caserma dei carabinieri di Agropoli, Ciro e Gaetano Iacomino, ricercati per il tentato omicidio del commerciante di Capaccio, Raffaele Carione. I due fratelli, rispettivamente di 36 e 21 anni, originari di Torre del Greco ma domiciliati ad Agropoli dove hanno gestiscono una pescheria, subito dopo l’agguato al 35enne capaccese in via Piave ad Agropoli, giovedì mattina, si erano nascosti, presso parenti e amici nel Napoletano; ma sentendosi braccati dai militari, che avevano attivato controlli a tappeto in tutta la regione per ritrovare i due fuggitivi, si sono consegnati spontaneamente dopo quasi due giorni di latitanza. E dopo aver saputo che la loro vittima era in via di recupero. A sottoporli ad un primo interrogatorio, nella nottata di ieri, il comandante della compagnia carabinieri di Agropoli, Francesco Manna. Quindi gli arrestati sono stati condotti al carcere di Vallo della Lucania dove sono stati sottoposti ad interrogatorio di garanzia da parte del pm che ha richiesto la convalida dell’arresto in carcere.

La ricostruzione dell’agguato. Intanto emergono nuovi particolari sulla dinamica dell’agguato. Infatti, dalle telecamere di videosorveglianza posizionate in via Piave, sembra che a sparare non sia stato Ciro, ex marito della donna con la quale si stava frequentando da qualche tempo il 35enne capaccese ferito, ma il fratello più piccolo, Gaetano. La pista che i militari seguono è sempre quella passionale ma, se tale circostanza venisse confermata, cambierebbero le responsabilità: sarebbe quindi il 21enne ad aver premuto il grilletto l’altra mattina ferendo Carione ad una spalla in quanto, poco tempo fa, era stato legato sentimentalmente alla cognata, Annarita M., di Eboli. Non si trova ancora la pistola utilizzata nell’agguato, una semiautomatica di grosso calibro. Tra i reati contestati ai due fratelli c’è infatti, oltre al tentato omicidio, anche il porto abusivo di armi.

Le condizioni del ferito. Intanto migliorano le condizioni del ferito, ancora ricoverato presso l’ospedale “Cardarelli” di Napoli. Il giovane di Capaccio infatti risponde bene alle cure che gli vengono somministrate da quando è stato sottoposto all’intervento chirurgico per ridurre le lesioni derivanti dal colpo di pistola che gli aveva intaccato un polmone. L’agguato ai danni del 35enne è scattato intorno alle 8 di giovedì mattina: il colpo è partito da un’auto che si è affiancata alla Volvo del 35enne (a bordo della quale c’era anche la donna), sparato dal lato passeggero, occupato, secondo gli inquirenti, dal 21enne Gaetano Iacomino. Il proiettile, sparato a breve distanza, ha ferito l’uomo che, malgrado ciò, è riuscito a raggiungere in auto la postazione fissa di primo soccorso territoriale di Agropoli. Nel frattempo l’autore dell’agguato e il fratello maggiore, che era alla guida dell’auto, si davano alla fuga. Il 35enne è stato soccorso dai sanitari che, considerata l’entità delle ferite, hanno chiesto l’intervento di un elisoccorso avvertendo, nel contempo, il Cardarelli affinché venisse preparata la sala operatoria per compiere un intervento chirurgico urgente. Intorno alle 8,15 allo stadio comunale “Guariglia” è atterrato l’elicottero del 118 che ha condotto il giovane all’ospedale partenopeo dove è stato operato. Il giovane capaccese, ferito, stava frequentando da qualche tempo l’ex moglie del 36enne, la quale era stata per alcuni mesi legata anche all’ex cognato, che, come il fratello, aveva una pescheria ad Agropoli. Uno sgarro che ha spinto i due prima ad incendiare l’auto della donna, una Ford Fiesta, in nottata, in via Pisacane, sulla strada parallela al porto turistico; quindi al mattino, è partita la spedizione punitiva ai danni del nuovo compagno della loro ex. Le indagini proseguono anche per individuare i complici che hanno coperto la latitanza dei due.

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