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Pista ciclabile nel degrado: soldi sprecati

SCAFATI. Doveva essere il luogo simbolo di Scafati. E, invece, in pochissimo tempo è diventato il simbolo del degrado. La mancanza di manutenzione e gli atti di vandalismo l’hanno condotta alla...

SCAFATI. Doveva essere il luogo simbolo di Scafati. E, invece, in pochissimo tempo è diventato il simbolo del degrado. La mancanza di manutenzione e gli atti di vandalismo l’hanno condotta alla morte. La pista ciclabile di Scafati vanto per pochi mesi dell’amministrazione cittadina è ormai abbandonata a se stessa.

Era stata inaugurata ne settembre 2012 e quattro mesi dopo chiusa perché inagibile. L’opera finanziata dal Ministero dell’Ambiente con 361mila euro circa, è stata oggetto di proclami da parte dell’amministrazione del sindaco Pasquale Aliberti per circa tre anni. L'amministrazione annunciò uno stanziamento di altri 400mila euro per la messa in sicurezza e il completamento dell’opera, dopo aver chiesto al Demanio la concessione di una zona utile alla realizzazione del progetto.

Ai grandi proclami poi è seguito solo il degrado. Parte della pista, quella più vicina alla riva del fiume Sarno che la costeggia – probabilmente per un difetto di progettazione – è spaccata lungo tutto il percorso. Le staccionate reggono a malapena e la pista è diventata il luogo preferito di giovani coppiette che si scrivono, ogni sera, frasi d’amore, sul tappeto verde. Degrado assoluto per il percorso sterrato che va da San Pietro all’Abbazia di Realvalle. Nel tentativo di ripulirlo dalle erbacce, qualcuno ha appiccato il fuoco ed ha incendiato le staccionate. È invece un cumulo di macerie il parco giochi, l'ingresso alla pista. Le giostrine divelte e la pensilina per il bike sharing completamente distrutta. In realtà, le bici non ci sono mai state e il piccolo parco è utilizzato per le deiezioni degli animali. Lungo il tragitto, inoltrandosi fino al centro storico della città, solo strutture fatiscenti e la casa del custode, utilizzata come ritrovo dai senzatetto. Quello che doveva essere una risorsa e un luogo di benessere, ora è solo il simbolo dell’incuria e dell’indifferenza. Uno sperpero di danaro pubblico: per un percorso di 5 km costato oltre un milione di euro e devastato in poco meno di due anni.

Rosaria Federico

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