Pisano, tra 15 giorni vanno comunicati i siti

Ieri incontro alla Regione con Comune e proprietà. Stabilite limitazioni e procedure da seguire

Entro 15 giorni, la Regione dovrà avere l’indicazione di due siti, rigorosamente in area industriale, dove far partire l'iter burocratico e finanziario per delocalizzare le Fonderie Pisano. I paletti, tanti, sono stati messi ieri durante l'incontro tenutosi nel tardo pomeriggio a Santa Lucia. All’incontro – convocato dal vicepresidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola – hanno preso parte l’assessore regionale alle Attività Produttive, Amedeo Lepore, il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, e gli assessori Angelo Caramanno all'Ambiente, Domenico De Maio all'Urbanistica e Roberto De Luca al Bilancio, mentre per le fonderie è stato l'ingegnere Ciro Pisano a presentare di nuovo progetti ed intenzioni. Ciò che ne uscito è un elenco di direttive ed indicazioni, da rispettare in maniera ferrea, che la Regione ha dato ai Pisano per sbrogliare il bandolo della matassa e dare finalmente un percorso concreto e riconoscibile al processo di delocalizzazione, salvando l'attività produttiva e gli oltre 120 lavoratori, ad oggi in cassa integrazione. Dei diversi siti vagliati e studiati dai Pisano, sul quale secondo fonti interne vi sarebbero già alcune opzioni d’acquisto, tra quindici giorni in Regione ne dovranno essere presentati due, massimo tre, su cui poi toccherà alla Regione aprire la pratica. «Le amministrazioni presenti hanno preso positivamente atto della metodologia individuata dall’azienda al fine di individuare le aree industriali nelle quali è potenzialmente delocalizzabile l'impianto produttivo di Fratte/Salerno – si legge nella nota della Regione – In particolare, l’attenzione si è incentrata sugli aspetti tecnici e sulle caratteristiche del sito che potrà essere ritenuto idoneo, tenendo prioritariamente conto della compatibilità ambientale e della localizzazione in ambiti urbanistici di carattere industriale sui quali sono attivabili procedure amministrative semplificate».

Nessuna pubblicizzazione, per non ripetere l’effetto Campagna dove le barricate del sindaco hanno fatto desistere, per ora, ogni ulteriore azione. Ma una volta fatte le dovute verifiche, la Regione potrà far partire la procedura d'investimento che permetterebbe ai Pisano di spendere all'incirca 12 milioni d'euro mentre i restanti 30, necessari per la costruzione di una nuova fonderia d’avanguardia, sarebbero da ricercare negli investimenti di Invitalia.

Emilio D’Arco

©RIPRODUZIONE RISERVATA