IL PRESIDIO PERMANENTE

«Pisano, stop all’Autorizzazione»

È tutt’altro che conclusa la battaglia del Presidio permanente, ora costituitosi in associazione, contro le Fonderie Pisano. Ieri mattina infatti «è stata depositata la richiesta alla Regione...

È tutt’altro che conclusa la battaglia del Presidio permanente, ora costituitosi in associazione, contro le Fonderie Pisano. Ieri mattina infatti «è stata depositata la richiesta alla Regione Campania di annullamento in autotutela del provvedimento di Autorizzazione integrata ambientale rilasciata nel luglio 2012 – fanno sapere gli attivisti in una nota – Ora la Regione ha a disposizione 30 giorni per risponderci. Siamo certi che l’ente accoglierà la nostra richiesta e annullerà in maniera definitiva il provvedimento di autorizzazione in continuità con quanto sostenuto dalla Procura. Non può essere altrimenti».

Molteplici sono i motivi per l’annullamento: «Assenza del parere esplicito da parte dell’Arpac, assenza di autorizzazione comunale ai fini dell’attività produttive, parere non conforme emesso dal sindaco del Comune di Salerno ed errata applicazione del Testo unico ambientale sono alcuni dei motivi a base della richiesta» si specifica nella nota. Ed è la stessa Martina Marraffa, portavoce del Presidio, a porre poi l’attenzione anche sull’improvvisa apertura dei Pisano alla cittadinanza con l’istituzione del numero d’emergenza per le segnalazioni: «Voglio chiarire che non c’è nessuna collaborazione tra membri del Presidio e le Fonderie Pisano. Chi ha contatti con l’azienda o i lavoratori lo fa a titolo prettamente personale. Non abbiamo nulla contro i lavoratori e lo continueremo ad affermare, ma l’ultimo atto che ha visto la nascita di questo dubbio servizio telefonico ci fa rimanere sulle nostre posizioni. Pisano strumentalizza questa presunta apertura alla cittadinanza che in realtà non c’è. Ai carabinieri stiamo facendo pervenire quotidianamente decine e decine di chiamate e altrettante mail per segnalare i miasmi intollerabili».

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