“Pirati” della strada Trenta casi in 2 mesi

Chi fugge è senza assicurazione o teme di perdere la patente

L’ultimo incidente è di martedì sera: un’auto travolge una moto con due 17enni a bordo. Il conducente non si ferma a soccorrerli, l’auto scompare nel buio di via Pietro Del Pezzo. E non è purtroppo un caso isolato. Sono aumentati quest’estate gli incidenti stradali ed il trend in crescita riguarda anche coloro che tirano diritto senza fermarsi a soccorrere, rischiando una pena fino a tre anni e il ritiro della patente. Scappano via e sperano di farla franca trasformandosi da investitori a pirati.

Ma cosa c’è dietro tali comportamenti? «Oltre alla paura per quanto causato che spinge queste persone a scappare via come se volessero non accorgersi di quanto hanno commesso- spiega Gerardo Postiglione, presidente dell’associazione Strade sicure - chi si trasforma in pirata della strada e non soccorre un ferito lo fa perché non è in regola con l’assicurazione e non vuole farsi scoprire o perché teme per il ritiro della patente. Per fortuna è aumentata la collaborazione da parte dei cittadini nelle denunce, poi ci sono anche i nostri volontari stradali che segnalano quando succede».

La risoluzione di questi casi è quasi totalmente nelle mani di eventuali testimoni che assistano all’incidente, annotano la targa del veicolo, memorizzano il colore dell’auto e lo segnalano alle autorità competenti. «Due volte su tre i pirati vengono presi - prosegue Postiglione- Le autorità predisposte sanno muoversi bene anche grazie all’aiuto della videosorveglianza».

I dati monitorati dall’associazione Strade sicure raccontano di un’estate di strade insanguinate. Incidenti in cui sono state coinvolte auto, moto e molte biciclette soprattutto in litoranea (sei investimenti di ciclisti solo nelle ultime due settimane a causa del fatto che le piste ciclabili sono inutilizzabili). Quest’anno nei mesi di luglio ed agosto ci sono stati una decina di incidenti mortali, la metà a Salerno città, una ventina gli incidenti con feriti gravi, circa 30 i casi di incidenti in cui sono state coinvolte auto pirata. E se il conducente che non si ferma a prestare soccorso spesso lo fa perché non è in regola con l’assicurazione, questo problema potrebbe essere in parte risolto all’origine grazie al sistema di monitoraggio in dotazione alla polizia municipale: prevede il controllo delle auto con dei sensori che rilevano se la targa è rubata e se l’auto è in regola con l’assicurazione. Nel caso in cui vengano riscontrate irregolarità, il veicolo viene sequestrato prima che possa essere coinvolto in un incidente e indurre il conducente a scappare via.

L’incidente di martedì sera ripropone il problema della sicurezza stradale: è avvenuto infatti in uno dei punti maggiormente a rischio. Tre quelli individuati dall’associazione Strade sicure: l’incrocio di Torrione Alto al termine di via Pietro del Pezzo dove dovrebbero essere installate delle telecamere ai quattro angoli, la rotatoria di Santa Margherita, l’uscita dallo svincolo autostradale San Leonardo dove gli automobilisti sono portati a fare un’inversione di marcia ad u causando spesso incidenti. Appena fuori da Salerno i punti più pericolosi sono l’incrocio dell’Hotel Mare a Pontecagnano, quello dell’Hotel Quadrifoglio sempre in litoranea dove negli ultimi cinque anni si sono verificati otto incidenti mortali, la strada provinciale 165. «Dopo ogni incidente bisogna fare un tavolo tecnico e capire le cause di quanto successo per evitare che si ripetano- conclude Postiglione - . Le famiglie spesso mi chiamano e mi dicono: “è morto mio figlio in quell’incrocio e non è cambiato niente”. Se manca la segnaletica ad esempio bisogna metterla».

©RIPRODUZIONE RISERVATA