Pip, suoli non espropriati Fermi 28 milioni di euro

Bloccati i fondi regionali per realizzare le infrastrutture nell’area industriale Il vicesindaco Ragni: «Compromessi con i proprietari per uscire dall’impasse»

CAPACCIO. Espropri non formalizzati con i proprietari dei terreni dell’area industriale in località Sabatella. È questa la causa della mancata erogazione del finanziamento di 28 milioni di euro stanziato dalla Regione nell’ambito dell’accelerazione della spesa. Ma il Comune non ha potuto procedere agli espropri proprio per la mancanza di fondi: occorrono almeno un milione e 200.000 euro. Le aree da acquisire, da destinare successivamente cedute agli insediamenti produttivi (62 i lotti disponibili, di cui 8 già insediati e due in via di cessione) saranno utilizzate per la realizzazione di edifici destinati esclusivamente alle attività di beni e servizi. Il Comune intende concedere i lotti solo in diritto di proprietà ponendo a carico degli insediati gli oneri economici per il completamento delle opere di urbanizzazione primarie e secondarie. Le aree da espropriare hanno una superficie di 1.645 metri quadrati da cedere volontariamente al Comune del valore, compreso il soprassuolo, di 1.229.994,75 euro.

«Purtroppo il finanziamento chiesto alla Regione è ancora fermo a causa del mancato esproprio dei fondi – spiega il vicesindaco, Nicola Ragni – Come Comune non abbiamo le risorse necessarie, stiamo cercando una soluzione con la Regione per ottenere lo sblocco del finanziamento, che potrebbe essere l’ottenimento di un compromesso di vendita o un atto di disponibilità da parte dei proprietari. Una soluzione che dovrà essere poi accettata dalla Regione». A seguire il procedimento è il funzionario comunale Carmine Greco. Ma l’’amministrazione guidata dal sindaco Italo Voza sta lavorando anche per cercare di abbassare i costi dei lotti.

«L’obiettivo è rendere più appetibili i siti rispetto ad altri comuni del comprensorio, i cui costi sono più bassi – evidenzia Ragni – Attualmente il costo è di 65 euro al metro quadro, compresi gli oneri di urbanizzazione. Stiamo pensando di abolire i lavori di urbanizzazione, quali la realizzazione delle recinzioni, ringhiere e pitturazione che sono a carico del Comune, e che incidono sul costo finale del lotto. Questo consentirebbe di dimezzare i costi dei fondi nell’area industriale».

Il progetto presentato alla Regione prevede una serie di interventi nell’area industriale: il completamento del reticolo stradale interno al polo Pip; la fognatura acque bianche e acque nere; la rete idrica; la rete idrica di irrigazione; la pubblica illuminazione; la rete Enel; la videosorveglianza; la banda larga; i parcheggi; le aree verdi. Il Comune ha già liquidato l’acconto del valore di indennità di esproprio, determinato con verbale di cessione volontaria, in 360mila euro.

Angela Sabetta

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