Pip Nautico, il Comune chiude i cantieri

Restituiti i soldi agli assegnatori dei lotti di Capitolo San Matteo. Il nuovo bando consentirà anche attività commerciali

Il Comune rivede i suoi piani sul progetto del Pip nautico in località Capitolo San Matteo. Dopo le modifiche che si erano già rese necessarie al progetto originario su alcune aree, in seguito a problemi di tipo archeologico e idrogeologico, con una delibera - la 901 - dello scorso mese di novembre (ripresa anche sulla pagina Facebook del gruppo “Figli delle chiancarelle” -ndr) l’amministrazione ha inteso restituire i suoli e gli anticipi agli investitori, e introdurre «ulteriori destinazioni d’uso» si legge nel documento. Che, sempre compatibili con il settore della cantieristica nautica, siano «in grado di offrire non solo prodotti, ma anche la loro commercializzazione». Tradotto in soldoni, l’area che avrebbe dovuto ospitare i cantieri navali - soprattutto quelli delocalizzati per far spazio alla costruenda piazza della Libertà - potrebbe ora diventare luogo per il sorgere di nuovi centri commericli.

I lavori dell’area di Capitolo San Matteo iniziarono nel settembre del 2010 e la destinazione dell’insediamento produttivo era per la costruzione, il rimessaggio, la manutenzione e la riparazione d’imbarcazioni. Tre anni dopo, in piena crisi economica e, a detta di molti, senza che l’amministrazione completasse il Pip con uno sbocco a mare dedicato - forse la cosa più importante per un cantiere navale - avverte l’urgenza di fare dietro front. Il motivo principale, spiegato nella delibera, è che le ditte che si erano accaparrate i lotti hanno fatto pervenire al Comune richieste nelle quali rappresentano la loro «impossibilità di rispettare il termine assegnato» per il completamento dei pagamenti. Per questo motivo, le ditte, avevano richiesto «un ulteriore incontro per rinegoziare tempi e modalità di acquisizione dei lotti o in subordine, la revoca dell’assegnazione». Ma da Palazzo di Città, la risposta è stata secca: «L’amministrazione non è nelle condizioni di accogliere le richieste per l’urgenza di dare attuazione al progetto nella sua interezza». Così, prendendo atto di questa necessità, ha revocato le assegnazioni definitive, restituendo gli antici (il 10%) già versato dagli investitori. E nel mentre «prende atto della necessità di introdurre nel Pip nautico, ai fini della pubblicazione di un nuovo bando per l’assegnazione dei lotti, ulteriori destinazioni di uso, compatibili con la cantieristica nautica, ma non previste nel Pua originario». Ora bisognerà capire quale sarà la reazione delle ditte (9 più 3) che avevano fatto richiesta di acquisizione dei lotti. In particolare per quelle: Cantiere Navale Gatto, Nick Petter e Nautica Sud, che erano state sfrattate per fare spazio a piazza della Libertà e per le quali si era proceduto con un affidamento extra concorsuale. Proprio, queste tre ditte, in particolare lo storico Cantiere Gatto, potrebbero rappresentare una spina nel fianco ai piani del Comune; così come, potrebbero ridestarsi nuovi interessi da parte della Soprintendenza archeologica (vedi altro pezzo in pagina -ndr), che potrebbe vincolare l’area o, trovando i finanziamenti, intervenire con lavori di scavo.

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