Pioggia e vento causano danni in tutta la provincia

A Salerno alberi “sorvegliati speciali” per evitare incidenti. A Mercato San Severino tracima la vasca di laminazione

SALERNO. Oltre cinquanta le chiamate arrivate al comando dei vigili del fuoco da quando, poco prima dell’alba di ieri, un violentissimo nubifragio si è abbattuto su Salerno e sulla sua provincia. In città, i caschi rossi sono dovuti intervenire in negozi, garage e cantine allagatisi in pochi minuti; hanno poi dovuto monitorare, nell’arco dell’intera giornata, alcune zone critiche dove sono stati segnalati cornicioni, tegole, cavi elettrici e alberi pericolanti. In alcuni casi è stato necessario spicconare i muri dei palazzi e mettere in sicurezza l’area sottostante come successo in corso Vittorio Emanuele e in via lungomare Colombo, a Pastena.

Ma sono stati gli alberi a dare più problemi e a destare le maggiori preoccupazioni soprattutto dopo l’incidente verificatosi domenica mattina a parco Arbostella. Lì anche ieri i vigili del fuoco sono intervenuti per tagliare alcuni rami pericolanti e sotto ogni pino marittimo presente in viale Verdi è comparso il divieto di sosta, misura resasi necessaria per evitare danni per crolli improvvisi. Anche a Torrione sono crollati due alberi, e in via Mantegna, nei pressi di piazza Giancamillo Gloriosi, un’auto ha riportato diversi danni. Nella zona orientale di Fuorni ci sono stati alberi abbattuti dalle raffiche di vento della notte e numerosi tabelloni pubblicitari divelti; allagamenti anche a Giovi e in zona via Panoramica nei rioni collinari.

Al liceo scientifico “da Procida”, ieri mattina i ragazzi di una Quarta sono stati accolti in classe da una finestra crollata su un banco, presumibilmente per via del forte vento notturno: per fortuna l’incidente si è verificato quando la scuola era ancora chiusa e quindi non ci sono stati gravi danni. Gli alunni sono quindi stati spostati provvisoriamente in un’altra aula dove hanno regolarmente fatto lezione.

In provincia i disagi più grandi ci sono stati a Corbara, a Mercato San Severino e a Castel San Giorgio. A Corbara una colata di fango ha investito via Aldo Moro. La fortuna ha voluto che la colata si sia incanalata nel viale di accesso ad alcune villette, impedendole di investire le abitazioni a valle. Completamente ostruito dai detriti il tratto finale della strada che è stata sgombrata nell’arco di alcune ore con l’ausilio di un bobcat e diversi autocarri, per consentire alle famiglie residenti nella zona di uscire di casa.

L'emergenza maltempo verificatasi nella notte tra mercoledì e giovedì ha provocato numerosi danni ad anche ad Acigliano, frazione del Comune di Mercato San Severino, dove è posizionata la famosa vasca di laminazione, costruita per contenere la furia dell’acqua del fiume Solofrana durante i violenti nubifragi. L’invaso, in questo caso, non ha retto e l’acqua è tracimata invadendo i terreni circostanti e alcune abitazioni private. Alche lo stesso fiume Solofrana ha abbattuto gli argini in alcuni tratti: a Pandola l’acqua ha invaso l’autocarrozzeria “S.Anna” i terreni agricoli circostanti, distruggendone le colture, il pian terreno e il giardino di una villetta. Poi, ha trascinato nel fiume un asino e ha spostato di 100 metri circa mille pedane su cui era conservata legna per il camino. Danni anche nel Comune di Castel San Giorgio dove in via Cerreto un muro di contenimento ha ceduto causando una perdita di gas metano da una condotta di bassa pressione.

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