Pioggia di fondi europei per la pesca

A disposizione 1,6 milioni per le imbarcazioni, l’acquisto di attrezzature e la vendita di prodotti ittici

Rendere la pesca più competitiva nei quindici Comuni costieri da Agropoli a Sapri. E’ la finalità dei dieci bandi di aiuti pubblici pubblicati dal Gal “Costa del Cilento”, Comune capofila Castellabate. Complessivamente sono a disposizione 1,6 milioni di euro dei fondi europei Fep Campania 2007/2013, con misure di cofinanziamento che variano dal 40% al 100% delle spese ammissibili. «Dopo un’intensa fase di concertazione, siamo riusciti a rimodulare il piano di sviluppo locale per andare incontro alle reali esigenze del settore– spiega Luisa Maiuri, vicesindaco e assessore all’ambiente di Castellabate – Le risorse destinate direttamente ai pescatori ammontano a circa un milione di euro. Un risultato che mira ad avviare processi di piccola lavorazione accorciando la filiera, migliorando gli standard di sicurezza e di rispetto dell’ambiente». Quattro i bandi (con scadenza dal 31 ottobre al 12 novembre) destinati specificamente a proprietari di imbarcazioni da pesca, pescatori professionali, piccole e medie imprese.

Finanziabili, con un primo bando, interventi a bordo dei pescherecci (azione 1.1.5.) per migliorare la sicurezza a bordo, le condizioni di lavoro, l’igiene, la qualità dei prodotti. La somma a disposizione è di 240.000 euro, con cofinanziamento tra il 40 e il 60%. Si potranno, tra l’altro, sostituire i motori con altri meno inquinanti o gli attrezzi di pesca per tecniche più selettive, investire nell’armamento o nel riammodernamento.

Il secondo bando vuole favorire la commercializzazione e trasformazione del pescato (azione 1.1.6.) ma è richiesto che i pescatori si associno. Disponibili 266.000 euro con un cofinanziamento al 100% (la spesa ammissibile è di 30.000 per pescatore fino a un massimo complessivo di 150.000 euro). Tra le spese ammesse, quelle di costruzione o adeguamento di impianti, anche di acquacoltura (con acquisto di banconi refrigerati, celle frigorifero e così via); di acquisto di attrezzature informatiche, di impianti con fonti energetiche rinnovabili, di beni immobili (terreni o edifici).

Di 80.000 euro (con cofinanziamento al 60%) è il budget a disposizione del terzo bando per la trasformazione e commercializzazione all’ingrosso di prodotti ittici (azione 2.1.1.). Finanziabili l’adeguamento degli impianti (azione A) o la fornitura di attrezzature, macchinari e impianti specialistici (azione B).

Ben 400.000 euro a disposizione per il quarto bando, per l’adeguamento e il miglioramento dei servizi sulle aree portuali con la previsione di punti di sbarco e ripari di pesca, pubblici o privati (azione 2.1.2.). Beneficiari anche i Comuni (con cofinanziamento al 100%, per i pescatori è dell’80%) nonché le Autorità portuali di Salerno e Napoli. Gli altri sei bandi (con scadenza il 7 novembre) sono rivolti alle imprese di servizi per la promozione del settore pesca (per eventi e manifestazioni), la cooperazione tra gruppi di zone di pesca e le iniziative di educazione ambientale.

Rosamaria Morinelli

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