nel campus

Pinto agli studenti: «Il Gff idea innovativa prendete esempio»

FISCIANO. «Non siate ottusi, non restate immobili ad ubriacarvi di nulla, davanti allo schermo illuminato di un computer. Il fatto di cronaca è una notizia che va vissuta, non copiata ed incollata»»....

FISCIANO. «Non siate ottusi, non restate immobili ad ubriacarvi di nulla, davanti allo schermo illuminato di un computer. Il fatto di cronaca è una notizia che va vissuta, non copiata ed incollata»». Inizia con le parole del critico cinematografico, Tonino Pinto, la rassegna di incontri universitari dedicati al mondo dello spettacolo e della cultura, Davimedia, ospitata nel campus salernitano. «Abbiamo cresciuto una generazione a pane, reality e gossip ed ora ne stiamo pagando il prezzo – ha continuato il documentarista – internet è una grande risorsa ma usatelo come mezzo di confronto costruttivo».

Sotto gli occhi attenti di un centinaio di partecipanti, ieri mattina, sono stati proiettati il documentario “L’italiano di Hollywood”, dedicato al produttore Dino De Laurentiis e “Hollywood”, ideato per festeggiare i 100 anni del cinema americano. «Dino lascia l’Italia per via di una legge che gli impedisce di fare cinema che possa avere respiro internazionale – ha spiegato Pinto – era un creativo che aveva ben capito il settore industriale che si cela dietro ad una pellicola».

Largo spazio è stato lasciato anche al Festival di Giffoni. «Un vero miracolo nato dalla volontà di un solo uomo – ha commentato – una formula vincente, perché innovativa, niente del genere era mai stato provato e Giffoni, da paese simbolo della produzione di nocciole, è diventato una cittadella del cinema». Ai ragazzi, invece, è andato un invito: «Immaginate una storia, scrivetela e provate a trasformarla in una sceneggiatura. Non narrazioni caserecce, storie d’amore fini a se stesse che lasciano il tempo che trovano. Provate a dare al vostro racconto un respiro europeo, come la strada che ha preso il cinema francese». Una rotta da cui l’Italia sembra essere lontana, o meglio, i bravi registi ci sono, come Bellocchio, ma la distribuzione e il pubblico non sempre premiano l’impegno. E se si parla di crisi, Pinto risponde così: «Non cadete nel vittimismo. Preparatevi, rendetevi autonomi, non aspettate che il lavoro cada dal cielo». Rita Esposito

©RIPRODUZIONE RISERVATA