Pignata: «Giù le mani dall’ospedale»

OLIVETO CITRA. L’ex sindaco Mino Pignata interviene sulla ventilata chiusura, o quantomeno depotenziamento, dell’ospedale. «Sarebbe una iattura», sostiene. Poi cita le parole usate in una delibera...

OLIVETO CITRA. L’ex sindaco Mino Pignata interviene sulla ventilata chiusura, o quantomeno depotenziamento, dell’ospedale. «Sarebbe una iattura», sostiene.

Poi cita le parole usate in una delibera dell’amministrazione. Si legge: «L’eventuale sciagurato smantellamento dell’ospedale di Oliveto Citra provocherebbe un danno dalle dimensioni epocali».

Ancora: «Per la salute con popolazioni di paesi dell’entroterra salernitano ed avellinese costrette a percorrere più di cinquanta chilometri per il raggiungimento del più vicino presidio ospedaliero. Per l’economia turistica, industriale ed agricola di un’intera area che ha sempre lavorato in silenzio dal dopo terremoto e che trova nell’ospedale un importante tassello di protezione e sicurezza. Per la fiducia della gente nelle Istituzioni e nella Politica che verrebbe irrimediabilmente meno».

Ancora: «Sarebbe forse il caso, anche alla luce del recente Decreto Balduzzi che prevede 3 posti letto per mille abitanti, di riconsiderare il numero esiguo di posti letto riservato all’area del Sele-402- che inevitabilmente induce ad una triste e misera guerra tra poveri».

Infine: «Abbiamo, nonostante l’allarme procurato da tante notizie che si rincorrono che stanno procurando danni agli operatori sanitari e ai tanti cittadini e pazienti del territorio, fiducia nella saggezza e nella sensibilità di Squillante e Caldoro ma esigiamo chiarezza e rispetto. Per la nostra storia e per il futuro che faticosamente stiamo costruendo».

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