«Piena fiducia nella magistratura»

Il primo cittadino: «È fisiologico che chi amministra possa subire indagini»

AGROPOLI. Preferisce non entrare nel merito della vicenda del rinvio a giudizio, il sindaco di Agropoli, Franco Alfieri. Non manca però di manifestare «piena fiducia nella magistratura. Sono sereno e come sempre consapevole del fatto che è fisiologico che chi amministra e governa una città possa essere soggetto a indagini e procedimenti. In tutti questi anni ce ne sono stati diversi – conclude – ma ci tengo a ricordare che sono stati tutti conclusi, senza alcun esito negativo a mio carico e non si è mai giunti ad un’udienza dibattimentale».

Il Comune di Agropoli ricevette dall’Agenzia del Demanio i tre appartamenti confiscati a Fiore Marotta, Alberico Dolce e Silvana Marotta il 5 dicembre del 2008. Gli occupanti erano già stati sgomberati e all’amministrazione comunale restava da registrare i cespiti nel suo patrimonio indisponibile e destinarli a una funzione di utilità pubblica, vigilando nel contempo che non vi fossero occupazioni abusive. Il collegio difensivo punterà, molto probabilmente, sul fatto che le case in questione, consegnate al Comune dopo 15 anni e confiscate ai legittimi proprietari perché provenienti da attività illecite, per la loro metratura esigua (due di essi in particolare misurano 32 metri quadrati) non potevano essere utilizzati per finalità sociali, anche per la presenza, al loro interno, di barriere architettoniche.

Un fatto, come detto, risalente ad otto anni fa, in merito al quale il primo cittadino ha sempre sottolineato che non sarebbe toccato a lui, in prima persona, operare i controlli per giungere a capire che quegli appartamenti confiscati, successivamente alla consegna al Comune, siti in località Madonna del Carmine, erano stati occupati da alcuni componenti della famiglia Marotta. Nel contempo si insisterà anche sul fatto che, a seguito delle vicissitudini che hanno interessato gli immobili suddetti, gli stessi sono stati assegnati a Corpo forestale e Carabinieri ma ad oggi non risultano essere stati ancora occupati e allo stato attuale sono vuoti.

Andrea Passaro

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