Picchiò molestatore: condannato

L’uomo intervenne in difesa della commessa di un bar importunata da un cliente

CAMPAGNA. Voleva un bacio da una cliente di un bar, lei lo rifiutò. Lui insistette e si beccò un pugno in faccia da un altro avventore. Prendere le difese di quella donna è costato a Gerardo Gagliardi di Eboli un’accusa per rapina impropria, lesioni e danneggiamento. Il tribunale di Salerno (Presidente Casale) lo ha assolto per la rapina e condannato a 8 mesi per le altre due accuse. Il pm aveva chiesto 2 anni e 8 mesi.

Verso la fine di maggio di qualche anno fa che, in un bar del Quadrivio, una donna subisce le avances spinte di un uomo. L’uomo si spinse a chiederle un bacio. Alla scena assistette Gagliardi che invitò il molestatore a lasciarla in pace. Poi fu più convincete: gli sferrò un pugno al volto. Dopo il colpo al viso ben assestato, il corteggiatore focoso scappò via a bordo della sua auto. Non prima di aver lanciato imprecazioni all’indirizzo di Gagliardi. Quest’ultimo lo inseguì in auto, raggiungendolo all’altezza dello svincolo A3. Davanti ad altre persone, scoppiò una seconda lite. Stavolta Gagliardi ci andò giù duro, picchiando il corteggiatore, prendendogli le chiavi dell’auto e danneggiandogliela. L’uomo picchiato denunciò l’accaduto ai carabinieri. Nel corso del dibattimento la difesa di Gagliardi, avvocato Gaetano Brescia, ha dimostrato che non c’era alcuna volontà di rapinare l’auto. Sono stati sentiti diversi testi, tra i quali la donna molestata che ha confermato il provvidenziale intervento dell’ebolitano. Caduta l’accusa di rapina, sono rimaste le imputazioni per lesioni e danneggiamento. Con relativa condanna.

Massimiliano Lanzotto