IL FATTO

Piazza Libertà, l'inaugurazione anticipa

Comune e Curia non vogliono mischiare "sacro e profano"

«Date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio». Si potrebbe riportare a piazza della Libertà e alla messa del Pontificale di San Matteo il motto evangelico. Perché, nel lungo cammino di polemiche verso il 21 settembre, scatenate dalla scelta di piazza della Libertà come luogo clou delle celebrazioni per l’Evangelista, anche a Palazzo di Città si sta valutando di non lasciare alla messa di San Matteo l’inaugurazione dell’area. «Non confondere sacro e profano è un desiderio dell’amministrazione e anche della Curia. È giusto che il giorno di San Matteo sia una festa esclusivamente religiosa e che non ci siano commistioni. Il Comune ha offerto la piazza per ragioni logistiche e trovato i fondi per la realizzazione dell’evento - tra gli altri 122 mila euro di fondi regionali per il palco, ndr - ma è giusto che i due appuntamenti non siano sovrapposti», racconta una fonte vicina all’amministrazione spiegando la situazione. (e.t.)
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