«Piazza Cavour, basta tentennamenti»

Italia Nostra e Figli delle Chiancarelle fanno pressing sulla direzione regionale dei Beni culturali

Chiedono che sul caso dei box interrati di piazza Cavour venga messa la parola fine. Stop ai tentennamenti, ai rimbalzi di responsabilità, ai rinvii: gli ambientalisti di Italia Nostra e il gruppo Figli delle Chiancarelle hanno inviato una nota al direttore regionale dei Beni culturali Gregorio Angelini «in merito alla singolare richiesta, emersa nel corso dell’ultima conferenza dei servizi tenutasi sul garage di piazza Cavour, di chiedere ulteriori chiarimenti sul vincolo con cui la Direzione regionale di fatto ha blindato l’area di Palazzo Sant’Agostino e del Lungomare». Per i contestatori del progetto, c’è poco da chiarire, dal momento che «la lettura del Ddr n. 1816 del 31/07/201, che sottopone a tutela la piazza Cavour non dovrebbe dar adito ad alcun dubbio: nella nozione di “opere modeste” (le uniche consentite dal vincolo) non può certo comprendersi una mega autorimessa interrata, composta da due piani, occupante una superficie di diverse migliaia di mq e capace di oltre 300 posti auto, né si può ignorare che il Ddr non tutela soltanto l’attuale assetto della piazza Cavour, ma è teso a salvaguardarne integre tutte le potenzialità di riqualificazione». Il timore è che la Soprintendenza voglia ancora prendere tempo prima di decidere - in un senso o in un altro - visto che del progetto dei box interrati si discute ormai da quasi due anni. «Non si comprende quali ragioni spingano la Soprintendenza a chiedere un ulteriore chiarimento alla Direzione regionale per un’opera manifestamente contrastante con il dispositivo del vincolo e già fortemente avversata dalla stessa Soprintendenza di Salerno per finalità di tutela paesaggistica. Né, ancora, si comprende per quale motivo non si sia chiaramente ed immediatamente notificata, al proponente privato ed al Comune, l’impossibilità assoluta di assentire il progetto in argomento». Di qui la richiesta ad Angelini di ribadire con forza il contenuto del Ddr e di mettere la parola fine «alla snervante e paradossale vicenda». Di tutt’altro avviso i residenti ed i commercianti del centro storico, che, in vista della prossima conferenza del 25, sono tornati a chiedere con forza al Comune ed alla Soprintendenza di accelerare l’iter per la realizzazione dei parcheggi, considerati l’unica reale possibilità per ridare linfa vitale ad un terziario ormai moribondo e per “resuscitare” il cuore antico della città, dove nell’arco di pochi mesi hanno chiuso definitivamente le saracinesche decine di attività.

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