Piano paesaggistico Polemiche al vetriolo in consiglio regionale

L’opposizione accusa: «È un attacco al territorio» La seduta è stata sciolta per mancanza del numero legale

NAPOLI. Il piano paesaggistico approda in Consiglio regionale e, a giudicare dalle prime battute, l’iter per il varo sarà tutt’altro che agevole. Circa 600 gli emendamenti presentati dall’opposizione per sbarrare la strada alla misura che nelle intenzioni dell’assessore all’Urbanistica Marcello Taglialatela dovrebbe liberare la Campania da norme urbanistiche ingessate, pur non toccando i vincoli paesistici. Le prime schermaglie in aula non sono state all’insegna del via libera da parte delle opposizioni: Gennaro Oliviero (Psi) ha chiesto che venissero recuperati alcuni emendamenti bocciati in commissione, proposta respinta dal presidente Romano. E solo dopo una sospensione di circa 45 minuti, il dibattito ha preso finalmente il via. In precedenza erano stati il presidente della commissione Urbanistica Domenico De Siano (Pdl) e l’assessore Taglialatela ad illustrare il provvedimento alla luce delle modifiche apportate dalla IV commissione. Taglialatela, sollecitato da Amato (Pd), ha replicato alle osservazioni del direttore generale dei Beni Culturali Gregorio Angelini cui ha reso noto di aver scritto una lettera: «Per un refuso - ha spiegato - il testo preso in considerazione dalla Direzione regionale non è quello uscito dalla commissione. In ogni caso non ci sono osservazioni nè sulla zona rossa, nè sull’area 7 (la penisola Sorrentina). Inoltre, tutta la parte vincolistica su Velia non è stata toccata: ci siamo limitati ad eliminare un finanziamento da 7 milioni che il precedente Consiglio aveva previsto senza che vi fosse copertura». «Con questa legge - ha proseguito Taglialatela - stabiliamo il principio della co-pianificazione e il testo uscito dalla commissione è certamente migliore di quello di partenza, in patricolare per quanto concerne la zona rossa. Questo testo non consente un metro cubo di volumetria in più ma di adeguare i criteri di sicurezza degli edifici, cosa che la legge attuale non consente. Inoltre si permette a privati e pubbliche amministrazioni interventi di abbattimento e ricostruzione, ma non degli edifici abusivi. E grazie all’introduzione del divieto di frazionamanto per la zona rossa non aumenteranno i carichi insediativi». Critica l’opposizione: per Dario Barbirotti (Idv) il disegno di legge altro non è che «un attacco al territorio contrabbandato per una soluzione dei problemi». Critico anche Gennaro Mucciolo (Psi), per il quale la legge interviene su materie di competenza nazionale. Terminata la discussione, la seduta è stata sciolta per mancanza del numero legale e rinviata a data da destinarsi.