Piano di zona, il coordinatore sarà Pisapia

Il sociologo guiderà da Baronissi l’assistenza sociale destinata alle persone che vivono nel disagio

BARONISSI. Il Piano di zona S6 ha un nuovo coordinatore: si tratta di Antonio Pisapia, sociologo, funzionario del settore politiche sanitarie e sociali della Provincia di Salerno.

Ad indirizzare la scelta del coordinatore verso il nome di Pisapia è stato il tavolo istituzionale composto dai sindaci dei Comuni della Valle dell’Irno. «Ho appreso questa notizia poche ore fa», afferma Pisapia, spiegando che avrà bisogno di tempo per stabilire la pianificazione da dare al Piano di Zona S6: «Esiste già una programmazione in corsa ed è quella del triennio 2013-2015, quindi, non appena la Regione emetterà le linee guida per il triennio successivo si potrà iniziare a pensare ad una nuova progettazione. Infatti, è la Regione a dettare i campi di azione in cui muoversi ed i corrispettivi fondi che vengono messi a disposizione».

Pisapia, però, sembra felice del ruolo assunto: «Dalle notizie che mi giungono, anche se esiste qualche criticità, il Piano di Zona S6 è uno dei migliori della Campania».

«Il nuovo coordinatore è persona di valore e vanta esperienza e capacità nel settore», dichiara il sindaco Gianfranco Valiante. Il primo cittadino di Baronissi ha le idee chiare: bisogna mettere l’ambito socio-sanitario all’apice della tabella di marcia e per far ciò bisognerà lavorare in maniera nuova e proficua.

E spiega: «Abbiamo avviato una forte azione di rilancio del Piano di Zona e siamo consapevoli delle priorità strategiche e dei tanti obiettivi da realizzare nell’ambito dei servizi sociali e sociosanitari sul territorio della Valle dell’Irno nei prossimi anni».

Ancora: «Per noi il sociale è prioritario: dovremo rafforzare gli interventi di contrasto alla povertà, a sostegno delle persone disabili e anziane per potenziare i servizi sul territorio attraverso una organizzazione più efficace e capillare». Di recente, il Comune di Baronissi, aveva recuperato un importante credito di circa 800mila euro vantato verso altri Comuni per la gestione di servizi erogati negli anni passati.

«Il nostro obiettivo, come Ente capofila del Piano di Zona» -continua - «è quello di recuperare quante più risorse possibili per mettere in campo azioni di contrasto alle marginalità sociali, facendo affidamento su una maggiore efficacia dei servizi di assistenza integrata e su una rete socio sanitaria efficiente».

Martina Galdi

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