Piano casa: nuovo bando entro la fine di maggio

Il programma di edilizia residenziale pubblica all’esame del Consiglio di Stato dopo i ricorsi proposti dalle cooperative escluse e da quelle in graduatoria

Potrebbe ripartire a breve il programma di edilizia residenziale pubblica che, nel 2009, l’allora sindaco Vincenzo De Luca denominò “piano casa”. Dovrebbe essere pronto a fine maggio il nuovo bando di gara predisposto dagli uffici comunali sulla base delle raccomandazioni fornite dal Tar. La vicenda, infatti, ha subìto un lungo stop a causa dell’intervento della giustizia amministrativa cui avevano fatto ricorso una serie di cooperative rimaste escluse dalla graduatoria. Ma andiamo con ordine. Nel giugno 2009 De Luca presenta il programma che prevedeva un investimento totale di 500milioni di euro. Le aree allora individuate si trovavano a Matierno, quartiere Italia, Monticelli, San Leonardo, Fuorni e Lamia. «La realizzazione di questi nuovi alloggi – disse allora De Luca – permette di rispondere ad un’esigenza molto avvertita dalle famiglie, dalle giovani coppie e da tanti che desiderano vivere a Salerno, ma al momento non riescono a trovare alloggi conformi alle loro necessità e disponibilità economiche».

Tuttavia tale necessità era destinata a restare tale; infatti dopo alterne vicende la graduatoria finale che venne stilata venne impugnata da alcuni esclusi che decisero di ricorrere al Tar. La giustizia amministrativa si espresse nel febbraio 2013 accogliendo il ricorso e dichiarando l’illegittimità del bando. I magistrati, quindi, stabilivano l’annullamento dell’intera procedura. Nel mirino della contestazione, i punteggi attribuiti per le cosiddette referenze bancarie. In pratica la certificazione che l’istituto di credito forniva per la copertura finanziaria della realizzazione degli alloggi che poi veniva tramutata in punteggio per il bando. A giudizio del Tar la clausola inserita nel bando finiva per valorizzare «piuttosto che l’affidabilità dei concorrenti in quanto tali, la loro capacità di reperire soggetti immediatamente disposti ad impiegare risorse per il finanziamento dei pianificati interventi Peep. Per giunta, la clausola in parola appare affetta, altresì, da palese irragionevolezza», si leggeva nella sentenza.

Il Comune di Salerno prese atto di quanto deliberato e si apprestò a riformulare il bando. Ma doveva accadere ancora qualcosa. Le cooperative risultate utilmente collocate in graduatoria (e che con il nuovo bando rischiavano di essere estromesse) decisero di proporre ricorso in Consiglio di Stato. In questo modo l’intero iter venne nuovamente bloccato. «La questione sarà discussa in appello nei primi giorni di maggio – ha annunciato l’assessore all’Urbanistica Mimmo De Maio – di conseguenza entro la fine del mese dovremmo avere una sentenza. Nel frattempo i nostri uffici hanno già preparato tutti gli atti propedeutici in maniera da essere subito pronti con la pubblicazione del nuovo bando quando si sarà chiusa la vicenda giudiziaria».

Insomma il Comune è già pronto da diverso tempo e sta aspettando solo che la giustizia faccia il suo corso. Questo significa che, se tutto va secondo il crono programma annunciato dall’assessore, per questa estate potrebbe finalmente ripartire il piano che darebbe anche un notevole respiro al settore edile cittadino.

©RIPRODUZIONE RISERVATA