Piano casa, Battipaglia torna al passato

L’assise dice “sì” alla legge regionale del 2009 senza modifiche. Diciassette voti a favore, spaccature nei partiti

TIl Piano casa a Battipaglia torna al passato. Dopo due anni e mezzo dalla delibera consiliare del 26 febbraio 2010, l’amministrazione ha deciso di fare dietro front e di recepire in toto la legge regionale 19/2009, senza alcuna modifica e a circa un mese e mezzo dalla scadenza dei termini (13 gennaio 2013). Ieri sera è giunto l’ok del consiglio, dopo oltre tre ore di discussione tra polemiche, attacchi, invocazioni all’autorità giudiziaria, assenze rilevanti tra i banchi dell’assise (tra gli altri Orazio Tedesco e Luigi D’Acampora dell’Udc) e votazioni incrociate. Alla fine hanno votato in 17 a favore del nuovo/vecchio Piano casa.

Si sono divise coalizioni, con Cecilia Francese che ha votato a favore della proposta presentata dal sindaco Giovanni Santomauro, e addirittura partiti. Il gruppo di Fli ha fatto registrare un voto favorevole (Bruno Mastrangelo) ed un voto contrario (Gerardo Motta). Si sono astenuti i membri presenti del Pdl, Carmine Pagano, Francesco Falcone e Francesco Cannalonga. La spiegazione l’ha data Falcone: «Noi siamo favorevoli perché si approva una legge approvata dalla Regione e quindi da Caldoro, ma non possiamo votare a favore a livello comunale perché siamo all’opposizione».

Si è vista in assise una discussione vivace, a tratti focosa. In forma Motta, che ha rivelato di essere stato «aggredito mercoledì nel mio ufficio da un noto imprenditore legato al cemento perché aveva saputo del mio esposto in Procura sul Piano casa. Qualcuno dimentica che i consiglieri che non condividono determinate situazioni possono segnalarle alle autorità competenti. Ho denunciato l’imprenditore ai carabinieri». Un Motta in gran spolvero ha aggiunto che «la lobby del cemento è già in azione. Strana questa modifica a poco più di un mese dalla scadenza dei termini. Così si annulla il puc».

Dura Francese contro la “sua” opposizione: «Ci sono allusioni di qualche consigliere, in particolare Motta, verso imprenditori o professionisti. Gli chiedo di fare i nomi».

Il sindaco Santomauro ha chiarito che «verificheremo che non accada ciò che è successo in passato. Tutti i cittadini potranno usufruire dei benefici del Piano casa».

Si è finalmente chiusa anche la diatriba sulle telecamere, ossia la possibilità di filmare le sedute del consiglio. Alla prima bozza del regolamento, che prevedeva precise regole con la facoltà dell’amministrazione di dare o meno i permessi d’ingresso alle telecamere, è stato sostituito uno statuto più snello e liberale. In pratica, stando all’emendamento presentato dal sindaco ed approvato, chiunque potrà filmare le sedute dell’assise per mostrarle in tv, radio o sul web. Bisognerà solo protocollare una richiesta che verrà automaticamente approvata. Il cambio di marcia ha soddisfatto l’opposizione e i numerosi presenti, alcuni dei quali hanno esposto manifesti di protesta chiedendo maggiore trasparenza.

Intanto la notizia politica della giornata è giunta dall’Idv. Nel pomeriggio è stata nominata, direttamente dal commissario provinciale Nello Di Nardo, Paola Amirante come commissario cittadino del partito. Ex vice dello stesso Di Nardo a Battipaglia, Amirante ha accolto «con gioia» la notizia, aggiungendo che «il voto dato dal consigliere Michele Di Benedetto ha valore esclusivamente personale perché noi finora non siamo mai stati informati su Piano casa o puc. Pretenderemo da subito maggiore chiarezza da parte dell’amministrazione comunale, riflettendo volta per volta su ogni decisione del sindaco».

Francesco Piccolo

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