CANI ABBANDONATI

Piaga randagismo nel Cilento, la denuncia dei volontari animalisti

Le richieste avanzate all'Asl e ai sindaci dal Comitato "Uniti per Chicca"

VALLO DELLA LUCANIA - La piaga del randagismo è difficile da estirpare in particolar modo nei comuni a sud della provincia di Salerno, almeno così la pensano i volontari animalisti.

Lo sfogo è iniziato sui social con l'intervento di Gianna Senatore dell’Associazione Zoofila Nocerina: "Boicottate le vacanze in Cilento e Vallo di Diano finché Sindaci e rispettive ASL non attueranno serie politiche contro il randagismo".

Ora scende in campo anche il Comitato "Uniti per Chicca" di Salerno che in una nota chiede alle "...Aziende Sanitarie Locali e ai sindaci, che sono per legge i proprietari dei cani di strada, di rispettare le leggi, che stavolta coincidono con l’attuazione delle soluzioni universalmente ritenute le più economiche e rispettose del benessere animale: microchippatura e sterilizzazioni a tappeto di tutti i cani, da quelli vaganti ai semi padronali di aziende e terreni, affinché non nascano nuovi infelici. Queste sono le uniche armi realmente efficaci che abbiamo contro la piaga del randagismo".