Petraccaro: «Salvate il palazzo “Regina Giovanna” a Baronissi»

Il passato che viene sacrificato alla modernità. È quanto è accaduto ad Acquamela dove il Palazzo della “Regina Giovanna”, è stato raso a suolo. A denunciare lo scempio è l’architetto Carmine...

Il passato che viene sacrificato alla modernità. È quanto è accaduto ad Acquamela dove il Palazzo della “Regina Giovanna”, è stato raso a suolo. A denunciare lo scempio è l’architetto Carmine Petraccaro che evidenzia come«la speculazione edilizia abbia portato un'irrazionalità diffusa, accecando tutti con il miraggio di un guadagno facile, dimenticando il valore aggiunto che solo le vecchie pietre possono dare» E così, con un colpo di spugna, e con il beneplacito degli enti che dovrebbero sorvegliare e preservare i beni d'interesse storico e architettonico, è stato cancellato un immobile storico della Valle dellIrno, «sotto gli occhi indifferenti - si rammarica l’architetto - di amministratori, «associazioni culturali e società civile. E si aspetta l’approvazione di un piano casa». Dietro l’operazione si celerebbero altri interessi. «È stato cancellato un palazzo - rimarca - punto di riferimento dell’economia agricola del borgo in età durazzesca , che conserva l’impianto e particolari architettonici di rilievo come il portale. Resta in piedi solo il portone di ingresso in pietra». Petraccaro lancia un’idea: «L’amministrazione dovrebbe destinare l’area per la creazione di una piazza tematica, capace di interpretare i valori rinascimentali, individuando e disegnando un luogo di aggregazione». (gaetano de stefano)