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Pestava la moglie, finisce a giudizio

SCAFATI. S. M.,quarantottenne scafatese, è imputato per maltrattamenti, lesioni e ingiurie nei confronti della madre. Dopo l’ultimo alterco con la moglie, arrivata in un periodo di tensioni e...

S. M.,quarantottenne scafatese, è imputato per maltrattamenti, lesioni e ingiurie nei confronti della madre. Dopo l’ultimo alterco con la moglie, arrivata in un periodo di tensioni e contrasti, la donna replicò rivendicando rispetto, ottenendo per tutta risposta lo scatto d’ira dell’uomo.

In quella circostanza, avvenuta il cinque giugno 2013, il prossimo imputato si scagliò contro la moglie a calci e pugni violentissimi, buttandola per terra e riempiendola di colpi, frenato solo dai figli, loro malgrado costretti ad assistere reiteratamente alle esplosioni del padre. Quello stesso giorno, dopo pochi minuti dalle botte subite, la malcapitata chiese aiuto alla vicina di casa, bussando alla porta di fronte quando erano le quattordici e trenta.

Il riscontro, considerato decisivo per chiudere i conti dell’udienza preliminare e disporre il rinvio a giudizio, è finito negli atti dell’udienza preliminare, col vaglio del gup arrivato dopo lo svolgimento dell’inchiesta.

L’uomo nel frattempo è stato sottoposto ad una misura cautelare ritenuta necessaria dal giudice, che accolse la richiesta della procura per salvaguardare l’incolumità della donna e lo stato dei figli, imponendo all’imputato di non vivere più sotto lo stesso tetto della sua famiglia.

L’uomo è stato ritenuto inosservante nelle norme della convivenza coniugale, infedele e violento. Il capo d’accusa, stringato e sintetico, riporta una delle sequenze di offese rivolte alla moglie, con dieci giorni di prognosi prescritti dai medici del pronto soccorso nell’ultimo episodio incriminato. Il reo, rinviato a giudizio dal gup, è atteso dal dibattimento il ventitrè dicembre 2014 davanti al giudice del tribunale monocratico di Nocera Inferiore.

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