Pestava gli immigrati, la stangata

Spedizioni punitive tra Pagani, Angri e Sant’Egidio. Cicalese condannato a nove anni di reclusione

SANT’EGIDIO DEL MONTE ALBINO. Nove anni di carcere per estorsione, rapina e lesioni ai danni di un venditore ambulante marocchino per il pluripregiudicato Natale Cicalese, quarantaseienne di Sant’ Egidio Monte Albino, tossicodipendente accusato di estorsione aggravata. L’uomo, in concorso con una banda di complici non identificata, portò via all’ambulante un cappellino e le chiavi di casa, spintonandolo e sferrandogli una violentissima testata che lo lasciò col volto zuppo di sangue e il setto nasale lesionato.

Quell’atteggiamento, secondo quanto emerso durante il dibattimento, chiuso con la sentenza di condanna dai giudici del primo collegio del tribunale nocerino, era un comune comportamento del pregiudicato, che s i divertiva a esercitare le sue angherie nei confronti degli stranieri impegnati a vendere la loro merce in strada tra Pagani, Nocera e Sant’Egidio.

Per la precisione il fratello della vittima aveva raccontato in aula davanti al tribunale che fu chiamato a dargli soccorso, trovandolo pieno di sangue e portandolo prima al pronto soccorso dell’ospedale di Pagani e successivamente alla tenenza di Carabinieri di Pagani, dove fu presentata dettagliata denuncia. I compaesani della vittima, senza mai ricevere botte direttamente ed evidentemente senza mai reagire ai soprusi del pericoloso pregiudicato, avevano sempre evitato di rivolgersi ai carabinieri o alle forze dell’ordine, temendo le ritorsioni di Cicalese.

Il fatto contestato risaliva al 2006, con lesioni al setto e al polso sinistro per dieci giorni di prognosi, con individuazione fotografica effettuata senza dubbi dalla vittima e successivo processo. Natale Cicalese ha al suo attivo una lunghissima sfilza di precedenti penali, comprendenti il reato di furto, episodi di estorsione, ricettazione, rapina tentata e consumata, fino alla coltivazione diretta di sostanze stupefacenti, tutto racchiuso in un voluminoso certificato del casellario giudiziario. Allo stato si trova recluso in una casa comunità per essere soggetto all’abuso e alla dipendenza di sostanze stupefacenti.

Nel 2007, in un altro episodio, aveva minacciato un marocchino con un coltello da cucina, ottenendo il suo telefonino cellulare e una somma di denaro intascata al volo, utilizzata per comprare sostanze stupefacenti. Nel 2006 venne condannato a cinque anni e 600 euro di multa.

Alfonso T. Guerritore

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