LA DENUNCIA

Pestato da una baby gang a Battipaglia, la madre chiede giustizia 

Cristina Uta: «Tempi lunghissimi, pesa il pregiudizio verso i rumeni»

L’hanno accerchiato, preso a calci e pugni e poi lasciato riverso per terra, con le ossa rotte e il sangue che scorreva a fiotti. A soli sedici anni, Denis Uta, sedicenne di origine rumena, ha vissuto sulla sua pelle l’orrore figlio di un gruppo di cinque coetanei che, apparentemente senza motivo, hanno deciso di pestarlo selvaggiamente. E adesso sua madre chiede che vanga fatta giustizia, affinché i colpevoli di un agguato che avrebbe potuto avere conseguenze anche peggiori, paghino per quanto hanno fatto. «Ma i tempi sono lunghissimi – spiega sfiduciata Cristina Uta – Forse su tutta la vicenda pesa il pregiudizio delle nostre origini. Ma non tutti i rumeni sono delinquenti, ci sono anche le brave persone come noi».
Il suo racconto: «Sabato pomeriggio, intorno alle 17.30, mio figlio Denis è uscito con un compagno di scuola per fare un giro a Battipaglia. Alle 22.30 aveva appuntamento con il mio compagno che avrebbe dovuto riportarlo a casa. Ma non si è presentato e lo ha avvisato telefonicamente, chiedendogli di raggiungerlo nei pressi della stazione. Era sotto choc. Il mio convivente l’ha trovato riverso per terra, con il volto tumefatto, i denti rotti e tanto sangue».