Pestato a sangue un autista del Cstp

Il conducente del bus aggredito dopo aver rimproverato un ragazzo che stava danneggiando il mezzo al capolinea

ANGRI. Pestato a sangue la sera per aver richiamato un vandalo che stava danneggiando un autobus. Ennesima aggressione ai danni di un autista del Cstp. Si tratta del 50enne Leonardo D’Antuono, angrese.

Per difendere il suo mezzo e richiamare chi in quel momento scaricava la propria inciviltà su un bene pubblico, il conducente di pullman ha avuto la peggio e ha rischiato davvero grosso. L’aggressione è avvenuta in piazza della Libertà a Sant’Antonio Abate. L’autobus era in stazionamento, in attesa di riprendere il percorso della linea 77 che collega Scafati e Castellammare. L’autista ha richiamato all’ordine un ragazzino che stava prendendo a calci l’autobus. Non ha avuto nemmeno il tempo di reagire che è stato preso a calci e pugni. Tutto questo è avvenuto davanti ad una piazza intera che ha assistito senza fare nulla per evitare che accadesse quanto poi si è verificato. Solo quando l’aggressore si è allontanato, qualcuno ha chiamato i carabinieri e si è avvicinato all’autista insanguinato. Il dipendente è rientrato a casa a notte inoltrata, con diverse ferite, in particolare al volto e agli occhi e dieci giorni di prognosi. Non è la prima volta che gli autisti dei mezzi pubblici vengono pestati barbaramente. «Il problema è serio – ha dichiarato Natalino Cuomo, delegato provinciale Faisa Cisal –. Stiamo registrando un aumento significativo di questi episodi. Una situazione che ci preoccupa molto, perché siamo in prima linea senza nessuno che ci difenda. Abbiamo allertato più volte sia l’azienda che la prefettura, ma siamo sempre punto e a capo. Sarebbe auspicabile un maggior controllo negli autobus, sia per quanto riguarda la controlleria aziendale, sia per una maggiore presenza delle forze dell’ordine. La cosa che fa ancor più male è l’immobilismo di chi ha visto senza intervenire.». «Nessuno si permetta di definirci immorali – ha ribattuto Gennaro Scarano della Uil trasporti –, qui ci sono lavoratori che si confrontano con situazioni al limite. Bisognerebbe ringraziarli, non offenderli, perché dimostrano di avere a cura la società, seppur abbandonati dalla politica e dalle istituzioni».

I rappresentanti sindacali del deposito di Pagani, a cui fa riferimento l’autista, hanno chiesto di «aumentare i controlli e le verifiche a bordo dei mezzi», in particolare hanno scritto: «L’azienda metta in campo tutti gli investimenti possibili anche in accordo alle forze dell’ordine per garantire la sicurezza dei lavoratori».

(s. d’a.)

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