Pesci fritti nelle acque del Testene 

Agropoli, Coppola furioso: «Una vergogna, buttati nel fiume da qualche incivile»

AGROPOLI. Pesci morti che galleggiano nel fiume Testene, ad Agropoli. Da giorni, le segnalazioni si rincorrono da parte di alcuni cittadini che hanno individuato, in alcuni punti del corso d’acqua, una serie di pesci morti. Subito il tam tam si è esteso, giungendo fino ai social. In molti hanno pensato si trattasse di inquinamento o che la moria di pesci fosse conseguenza delle temperature molto alte di questi giorni.
L’allarme è stato raccolto dalla polizia municipale che, in collaborazione con la locale Guardia costiera, ha avviato le indagini. Hanno risalito il corso del fiume ed è stato svelato l’arcano. Altro che inquinamento: quei pesci nel fiume ci sono stati portati. A chiarire la vicenda, che aveva creato non poche preoccupazioni tra residenti e turisti, è il sindaco di Agropoli, Adamo Coppola, che si è recato personalmente sui luoghi dei rinvenimenti: «È stato appurato che si tratta di pesce gettato nel corso d’acqua da qualche attività che esercita la vendita di pesce, anche cotto. Oltre a specie di pesci, di varia pezzatura, interi, i vigili urbani hanno rinvenuto anche pesce già cotto, fritto per la precisione, e poi gettato in acqua».
Si pensa che la responsabilità sia di qualche ristorante, una pescheria o una cuopperia. Nell’acqua sono stati individuati totani ed altro pesce, non certamente di fiume, in qualche caso già cotto. Dovrebbe trattarsi di grandi quantitativi di pesce andato a male e scaricato nel fiume da qualche incivile. Duro il primo cittadino: «È una cosa vergognosa, non degna di persone civili che, così facendo cercano, non comprendo per quali ragioni, di minare la buona immagine della nostra città, ponendo dubbi sulla salubrità delle acque del nostro fiume e, di conseguenza, del nostro mare, bandiera blu da 18 anni». Gli inquirenti sono sulle tracce dei responsabili e stanno effettuando controlli a tappeto nelle attività commerciali della zona. «Saremo severissimi – conclude – con gli incivili».
Andrea Passaro
©RIPRODUZIONE RISERVATA .