Pesca, parte da Cetara l’idea degli stati generali 

La proposta durante il convegno “Un’economia blu per un Mediterraneo sano” Il commissario europeo Vella punge: «Poca crescita nonostante i finanziamenti»

«Nel Mediterraneo stiamo pescando nel buio». Karmenu Vella, commissario europeo Ambiente e Pesca, bacchetta i pescatori italiani: «Voglio che non siano parte del problema ma la soluzione. Quando si danno i finanziamenti ai Balcani i risultati ci sono. Lo stesso non accade per il Mediterraneo». Il rimprovero arriva a Cetara nel corso del convegno “Un’economia blu per un mediterraneo sano”, che apre il ciclo di incontri che si svolgeranno fino al 3 ottobre nell’ambito di “aMare Nostrum: un mare di opportunità”. Al dibattito, moderato dal direttore de “la Città”, Antonio Manzo, partecipano il sindaco della cittadina costiera, Fortunato Della Monica, il capo della segreteria del presidente della Regione Campania Franco Alfieri, il parlamentare europeo, Nicola Caputo, il deputato e membro della commissione Pesca Lorenzo Viviani, il sottosegretario di Stato alla Pesca Mipaaft Franco Manzato, il presidente dell’Alleanza delle cooperative della pesca e presidente Agci Agrital Giampaolo Buonfiglio, il direttore generale pesca Mipaaft Riccardo Rigillo, il presidente del Consiglio regionale della Regione Basilicata Vito Santarsiero, il presidente Unci agroalimentare Gennaro Scognamiglio.
«Sono un mediterraneo – precisa Vella - e qui a Cetara mi sento a casa, sono uno di voi. La nostra economia blu può avere un potenziale enorme di crescita. La Commissione europea è impegnata in politiche che guardano alla sostenibilità ambientale, alla pesca e ai pescatori; serve un piano di azione comune che funzioni per il pescato e per i pescatori, perché non c’è buona pesca senza un mare sano». «L’Europa – aggiunge il commissario europeo - ha dato 538 milioni di euro ai pescatori per migliorare gli stock e i profitti, ma nel Mediterraneo si parla sempre di perdite, siamo ancora al livello dell’87% degli stock sovrasfruttati, e non dovrebbe essere così. È importante anche accelerare i pagamenti del Feamp per fare in modo che i pescatori possano beneficiare dei contributi europei e che neanche un centesimo vada perduto».
Auspica un’azione congiunta, di tutte le forze politiche, per fissare e raggiungere gli obiettivi, il sottosegretario Manzato, che propone gli stati generali della pesca. «Questa iniziativa - sottolinea - vede presenti rappresentanti di destra e di sinistra a più livelli, ed è la prova che le politiche della pesca non hanno alcuna distinzione partitica. La politica della pesca è politica estera, per questo dobbiamo costruire una visione strategica da qui ai prossimi vent’anni, lanciando l’idea di cominciare ad organizzare gli stati generali della pesca italiana. E va fatto in un’ottica ampia e comune, tenendo conto che il sistema pesca deve produrre utile e deve favorire l’inserimento dei nostri giovani». (gds)
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