la denuncia

Pesca di frodo a Salerno, esposto in Procura

Dopo l'ennesimo episodio di reti danneggiate il presidente della cooperativa Acquamarina si è rivolto all'autorità giudiziaria

SALERNO. Il presidente della cooperativa Acquamarina di Salerno, Salvatore Fiorillo aderente a Coldiretti Salerno, ha presentato un esposto alla Procura di Salerno dopo «l'ennesimo episodio di reti danneggiate da pescatori di frodo. Le reti, posizionate dai pescherecci a circa 1 miglio e mezzo dalla costa, ad una profondità di 17 metri, sono state completamente distrutte da motopescherecci che effettuano abusivamente la pesca a strascico all'interno delle tre miglia dalla costa».

Il presidente della Coldiretti Salerno, Vittorio Sangiorgio, sollecita «maggiori controlli da parte delle autorità preposte, in particolare Guardia di Finanza e Capitaneria di Porto». «La pesca in provincia di Salerno - denuncia Sangiorgio - ha un valore economico importante, non è una attività hobbistica. Auspichiamo maggiori controlli da parte delle forze preposte per agevolare il lavoro di tanti onesti pescatori che quotidianamente lavorano in mare nel rispetto delle regole».

«La pesca a strascico sotto costa - spiega Salvatore Fiorillo - distrugge l'ecosistema e l'habitat marino. Queste attività illegali non possono continuare a restare impunite. Questi pescatori di frodo distruggono le nostre reti e soprattutto devastano l'habitat marino creando gravi danni all'ecosistema». Altro problema riguarda la «finta» pesca sportiva.

«È l'altra faccia del fenomeno dell'illegalità - rimarca Fiorillo - ci sono barche equipaggiate con canne automatiche e sofisticati strumenti elettronici per localizzare i branchi: la quantità di pescato è superiore a quella di una battuta di pesca amatoriale, che dovrebbe essere non superiore ai 5 kg, senza contare che il bottino viene venduto a caro prezzo e senza tracciabilità alle pescherie. Le risorse ittiche sono già scarse: la pesca illegale distrugge quel poco che è rimasto».(