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Persi i fondi regionali del Premio È polemica

ANGRI. Il comune di Angri si è collocato al settantanovesimo posto in graduatoria per l’assegnazione dei fondi sovracomunali per la realizzazione del progetto Premio Città di Angri. Non arriverà,...

ANGRI. Il comune di Angri si è collocato al settantanovesimo posto in graduatoria per l’assegnazione dei fondi sovracomunali per la realizzazione del progetto Premio Città di Angri. Non arriverà, quindi, l’atteso finanziamento per la realizzazione dell’evento. Tanto si evince dalla lettura del Burc sul sito istituzionale della Regione Campania. Un esito che ha provocato critiche e polemiche e che ha amareggiato non poco Gianluigi Esposito, artista e direttore artistico di molte iniziative teatrali e musicali. Esposito, nell’ultimo mese ha organizzato - in forma privata e senza l’aiuto del Comune - una scuola di teatro e uno stage con Michele Placido. «Il Comune non risulta beneficiario dei finanziamenti per eventi di rilevanza nazionale e internazionale – rileva Esposito – Speriamo solo che il prossimo progetto vada a buon fine e che venga approvato, altrimenti è davvero un peccato. Il paese non può essere tagliato fuori dal circuito».

In effetti, l’Ente di piazza Crocifisso con il progetto Premio Città di Angri è rimasto eslcuso dal finanziamento regionale per gli eventi turistici a valere sul poc Campania 2014-2020 perchè sono stati finanziati solo i primi 41 progetti della graduatoria. E quello del Comune angrese si è collocato al 79esimo posto con un punteggio di 39,50, ben lontano dai 58,22 dell’ultima iniziativa finanziata.

Sul caso è intervenuto anche il capogruppo consiliare del Partito democratico, Giancarlo Palmiro D’Ambrosio: «Giorni fa avevamo avvertito gli addetti ai lavori rispetto a un approccio sbagliato dell’amministrazione nel presentare il progetto – afferma – Purtroppo il mancato coinvolgimento delle professionalità, la saccenza e la miopia culturale ci condannano al 79esimo posto. Sono rammaricato per un’occasione persa per la città. Spero che per i prossimi appuntamenti, l’amministrazione si ravveda e proceda a regola d’arte. Intanto Angri muore tra il disfattismo e l’incompetenza».

Maria Paola Iovino

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