montecorvino pulciano

Perseguita l’ex con foto di bare e con falsi annunci mortuari

Condannato dal tribunale all’obbligo di dimora un cinquantenne di Montecorvino Pugliano. Vittima una cinquantottenne di Battipaglia che aveva provato a rifugiarsi dal fratello a Campagna

MONTECORVINO PUGLIANO. Immagini di bare e falsi annunci mortuari di agenzie funebri della zona: una donna di Battipaglia, cinquantottenne, è stata bombardata per settimane da messaggi che le inviava sul suo profilo Whatsapp l’ex compagno, S.T., 50 anni, di Montecorvino Pugliano, colpito nei giorni scorsi da misura cautelare di obbligo di dimora nel comune picentino. Il provvedimento è stato deciso dai giudici della seconda sezione penale di Salerno davanti alla quale pende già un processo per maltrattamenti.

Una relazione finita male: lei va via e sbatte la porta, ma lui non si rassegna. Anzi la prende come una sorta di sfida. Lei, allora, fugge a casa dal fratello, che vive a Campagna, a cercare protezione. Lui però non si scoraggia e la perseguita anche lì. Per la donna diventa un tormento. La situazione di pericolo che si è creata dopo la rottura della convivenza, le provoca un forte stato di ansia. Alla prima denuncia per maltrattamenti, fatta ai carabinieri di Battipaglia, ne segue una seconda per stalking fatta ai militari della stazione di Campagna, diretta dal luogotenente Vincenzo Pessolano.

Più volte, infatti, il cinquantenne di Montecorvino Pugliano è stato notato a Campagna, nei pressi dell’abitazione del fratello della vittima, anche dopo gli inviti bonari a desistere. L’uomo che non ha mai accettato di essere rifiutato, trovava sempre modi diversi per far sentire il fiato sul collo dall’ex compagna. Sperava, con questo modo di fare, che la donna tornasse sui suoi passi riallacciando la relazione sentimentale interrotta. Un’ipotesi che è rimasta solo nei propositi dell’uomo perché la cinquantottenne, sempre più terrorizzata che potesse spingersi a compiere gesti clamorosi e minacciosi per la sua incolumità, ha preferito denunciarlo ai carabinieri. La loro storia sentimentale, raccolta dagli inquirenti, è un racconto di maltrattamenti, offese e soprusi iniziati appena si è affievolita la scintilla del cosiddetto colpo di fulmine. La donna, in più occasioni, ha dovuto addirittura far ricorso alle cure dei sanitari dell’ospedale battipagliese, come quella volta che, nel corso dell’ennesima lite, in cui era particolarmente furibondo, il cinquantenne di Pugliano la colpì a bottigliate in testa.

Davanti a tanta violenza, la donna si è sentita in serio pericolo di vita. Convincimento che è maturato con la sfilza di messaggi di morte che le arrivavano con la messaggistica istantanea sul suo telefonino. Le indagini dei carabinieri sono state esaurienti per i giudici che hanno riconosciuto il pericolo per la parte offesa. Per questa ragione è stata accolta la richiesta di misura cautelare che impone ora al presunto stalker di non valicare i confini comunali della località di residenza.

 

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