la storia

Permesso negato all’ex assessore

No degli uffici alla richiesta di Ferraiuolo di coprire un fabbricato

All’ex assessore ai lavori pubblici viene negato dal Comune un permesso a costruire. Il dirigente del settore tecnico, ingegnere Giancarlo D’Aco, ha acceso il semaforo rosso di fronte ad una richiesta – giunta lo scorso anno, nel mese di agosto – fatta da Francesco Ferraiuolo, imprenditore e assessore per circa un anno e mezzo con l’amministrazione guidata dal sindaco Santomauro.

Ferraiuolo aveva chiesto il permesso per realizzare la copertura di un fabbricato in via Brodolini, dove è residente. D’Aco ha negato tale possibilità in quanto i locali previsti nel piano sottotetto sarebbero in contrasto col vigente regolamento edilizio, non essendo destinati esclusivamente a locali pertinenziali dell’unità principale o a contenere impianti tecnologici. Costituirebbero, secondo D’Aco, delle unità abitative autonome e a se stanti rispetto all’alloggio principale. Inoltre, ha rilevato il dirigente dell’ufficio tecnico, la tipologia costruttiva di progetto non rispetterebbe la condizione imprescindibile affinché i locali non siano computati nel volume edilizio complessivo. Non sarebbero locali accessori, presentando, di fatto, una tipologia cumulativamente comprensiva delle componenti proprie di unità autonome. Sarebbero stati previsti, infatti, servizi igienici, cucina, abbaini, balconi, camere da letto e locali per uso principale.

Ferraiuolo aveva vissuto la sua esperienza politica con il gruppo di Iniziativa Responsabile, composto in consiglio comunale da Pino Cuozzo ed Antonio Salimbene, tra il 2011 e il 2012. Si era dimesso nella primavera del 2012, cedendo il posto a Cuozzo, dopo aver offerto il suo contributo a progetti come la riqualificazione dello stadio Pastena, il ponte sul Tusciano, l’ampliamento del cimitero comunale, il restyling della zona industriale.