Perizia su Del Mese Si decide la struttura per la detenzione

Il pm vuole che sia trasferito in un reparto per detenuti Entro una settimana il parere dei medici al Tribunale

I medici – un perito nominato dal Tribunale e due consulenti di parte – sono arrivati ieri mattina alle 11 all’ospedale “Martiri di Villa Malta” a Sarno, dove Paolo Del Mese è ricoverato dal 25 febbraio. Entro una settimana diranno se l’ex parlamentare, operato il 28 febbraio per l’inserimento di una protesi all’anca destra, ha ancora bisogno di restare nel reparto di ortopedia sarnese o può essere trasferito in una struttura sanitaria dotata di un reparto per detenuti, come vorrebbe il sostituto procuratore Vincenzo Senatore per evitare che le maglie della custodia cautelare si allarghino fino a divenire inefficaci. Del Mese è destinatario di una misura di detenzione in carcere, dal quale ha ottenuto di uscire per sottoporsi all’intervento chirurgico. Ora il pubblico ministero vorrebbe che tornasse, se non in cella, almeno in un ospedale dove sia garantito un regime di sorveglianza ferreo. Per questo lunedì, dopo aver incassato di malavoglia il rinvio del processo per legittimo impedimento dell’imputato, ha ribadito in aula la sua richiesta di perizia medica. Il collegio della prima sezione penale presieduto dal giudice Gaetano De Luca, davanti alla quale pende il processo sul crac Amato, ha affidato l’incarico all’ortopedico Policino di Napoli, mentre i legali di Del Mese (gli avvocati Torre e Toscano) si sono rivolti a Salvatore Gatto, docente di ortopedia a Salerno, e a un collega napoletano. Ai medici il Tribunale ha dato sette giorni di tempo per consegnare le relazioni, in cui si dirà di quali cure il paziente ha ancora bisogno e in quali tipologie di strutture possono essergli garantite. Poi i giudici trarranno le loro conclusioni, ma la decisione potrebbe arrivare quando il quadro clinico sarà già cambiato e per il deputato, superata la fase postoperatoria, si porrà l’esigenza di una terapia riabilitativa. I suoi avvocati sottoporranno quindi al collegio l’opportunità del ricovero in una struttura specializzata nella riabilitazione degli arti inferiori, per la quale si concedono di prassi due mesi. Nel frattempo, qualunque sia la pronuncia dei giudici, il pm potrà almeno fissare la nuova data per l’interrogatorio rinviato due settimane fa.

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