IL CASO

Perdifumo, morto a cinque mesi: indagati 11 sanitari

La tragedia di Perdifumo: notificati gli avvisi ai camici bianchi

PERDIFUMO -  Sono 11 i sanitari indagati per la morte di Alessandro, il piccolo di Perdifumo, cinque mesi appena, che ha esalato l’ultimo respiro il giorno dopo essere stato dimesso dal reparto di Pediatria dell’ospedale “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno. Una tragedia che s’è consumata proprio lungo la strada che i familiari del bimbo avevano intrapreso per riportarlo a San Leonardo. Invano: lungo il tragitto il piccolo è svenuto. E non s’è risvegliato mai più.

Nel tardo pomeriggio di ieri il sostituto Claudia D’Alitto , pm titolare delle indagini avviate subito dopo la denuncia che i genitori del bimbo (assistiti dagli avvocati Antonella Palladino e Antonio Mondelli ) hanno presentato ai carabinieri della stazione di Perdifumo, ha notificato i primi avvisi d’accertamenti tecnici irripetibili ai sanitari identificati nel corso delle attività investigative dai militari della Compagnia di Agropoli, diretta dal capitano

Fabiola Garello , all’esito del sequestro delle cartelle cliniche. L’ipotesi di reato è di omicidio colposo per responsabilità mediche. Giovedì mattina, alla presenza dei legali degli indagati e dei familiari del bambino, il pm conferirà l’incarico al medico legale: nel primo pomeriggio il consulente della Procura, insieme ai professionisti nominati dai medici del “Ruggi” e dai giovanissimi genitori di Alessandro, sottoporrà ad esame autoptico il corpicino che da venerdì scorso è sotto sequestro nella sala mortuaria dell’ospedale “Santa Maria della Speranza” di Battipaglia.

L’inferno di Alessandro era iniziato nel cuore di gennaio: muco, raffreddore, febbre ed altri simili malanni, apparentemente così comuni tra i neonati. In principio il piccolo veniva seguito dal pediatra, ma al persistere dei sintomi il medico di fiducia ha suggerito ai genitori di portare il bambino in ospedale. Detto fatto: il 18 gennaio Alessandro è stato condotto al “Ruggi” di Salerno. E lo hanno ricoverato nel reparto di Pediatria. Dopo nove giorni di cure, la mattina di giovedì scorso il piccolo era stato dimesso. È tornato a casa, nell’area rurale di Perdifumo, ma nel pomeriggio aveva ripreso a star male. Una forte dissenteria che aveva indotto la giovane mamma a contattare di nuovo i medici salernitani, che telefonicamente le avevano indicato degli integratori da somministrare al neonato.

La madre s’è precipitata in farmacia ed ha eseguito l’ordine dei medici. Solo che nel cuore della notte Alessandro ha ripreso a star male e ad avere attacchi di diarrea. Al mattino la giovane ha telefonato di nuovo al “Ruggi”. La risposta? «Riportatelo qui». E così la famigliola è salita in auto, diretta verso il presidio salernitano, ma lungo il tragitto, ad altezza di Capaccio Paestum, il piccolo è svenuto. La Statale era trafficatissima: a quel punto i familiari hanno chiamato i carabinieri, che hanno mandato sul posto un’autoambulanza. Gli operatori del 118 hanno caricato il piccolo, ormai inerte, a bordo del mezzo: inutile arrivare a Salerno, meglio fermarsi all’ospedale più vicino. Quello di Battipaglia: Alessandro è stato portato in Pronto soccorso e poi in Rianimazione. Invano. Alle 13 il bimbo era morto.