Perde la fede a mare, la ritrova col sonar

Giovane professionista mobilita un’azienda di esperti per recuperare l’anello. Annullata la gita per ringraziare S. Matteo

AGROPOLI. Un urlo di gioia ha scosso la tranquillità della piccola insenatura allo “scoglio del sale”, subito seguito da un applauso propagatosi a macchia d’olio nell’intera baia di Trentova. Era il segnale che tutti i bagnanti attendevano, coinvolti emotivamente nella spasmodica ricerca dell’anello di matrimonio “scivolato” dall’anulare di un giovane professionista salernitano in quel meraviglioso specchio di mare dove la fascia costiera meridionale agropolese si raccorda a Punta Tresino.

Un angolo di paradiso diventato incubo e speranza nel contempo per una giovane coppia salernitana che, nella ricorrenza della festività di San Matteo, s’appresta a vivere il terzo anniversario di matrimonio. E si può dire di certo che lo farà nella piena legittimità avendo ritrovato, grazie a un sonar arrivato dalla Puglia e proprio nel giorno in cui è stata officiata l’alzata del Panno nel quadriportico del Duomo, quell’anello che era vincolo e simbolo di un amore sbocciato a Salerno e vivificato e potenziato durante le vacanze trascorse insieme ai familiari nella cittadina di ad Agropoli. Dopo tanti giorni felici, la meravigliosa baia di Trentova era divenuta, improvvisamente, muta testimone della disperazione che adombrava il volto di Giovanni F. privo, all’anulare della mano sinistra, del segno e pegno del suo amore per la dolcissima Giusy M. Dopo il ritrovamento i giovani sposini hanno annullato l’escursione programmata per quel giorno e hanno deciso di rimanere in città per esternare la loro gratitudine al Santo Patrono, implorato ad intervenire per ritrovare il simbolo del loro amore.

Giovanni F. – Gianni per gli amici del quartiere Carmine, dov’è nato, e di Pastena dove ora vive – docente di ingegneria informatica all’Isis “Filangieri “ di Cava de’ Tirreni, è un appassionato di pallavolo oltre ad essere incallito lupo di mare. Da quando è stato ammaliato dalla bella Giusy le sue vacanze estive lo hanno visto sempre presente nella baia agropolese, in particolare nella zona dello “scoglio del sale”. È stato qui, nel giorno di Ferragosto, mentre partecipava sul’arenile all’ennesima partita di pallavolo che Gianni si è accorto di aver perso la fede nuziale. Sull’anulare sinistro era rimasto soltantanto il segno di un anello che non c’era più, finito forse tra le rocce dell’anfratto o in mare, oppure nella sabbia del rudimentale impianto sportivo al centro della piccola insenatura. Addolorato lo ha comunicato alla sua Giusy e a familiari ed amici, che invano hanno setacciano più volte con un retino lo specchio d’acqua dove poteva essere finito l’anello. Gianni però non si è perso d’animo, e nei giorni successivi ha contattato, tramite internet, un tecnico milanese esperto in ricerche subacquee che da Taranto, dove si trovava ed era in procinto di partire, dopo tre ore di viaggio è arrivato sulla spiaggia di Trentova con una speciale attrezzatura per le ricerche.

Munito di cuffia e sonar ha sondato l’area dove si era svolta la partita di volley e qui, dopo il ritrovamento di una medaglina della Madonna, al terzo tentativo ha “pescato” tra la sabbia il sospirato anello tra la commozione, l’entusiasmo e la gioia degli sposini e dei bagnanti. Gianni e Giusy sono subito corsi a Salerno, per rendere il loro ringraziamento a San Matteo.

Pietro Comite

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