l’ordinanza

Percorso pedonale protetto in via Gentile

Con un’ordinanza dirigenziale emanata lo scorso mercoledì, sottoscritta dal dirigente comunale Antonino Attanasio e dal funzionario della Polizia locale, Michele Lamberti, è stato disposto un...

Con un’ordinanza dirigenziale emanata lo scorso mercoledì, sottoscritta dal dirigente comunale Antonino Attanasio e dal funzionario della Polizia locale, Michele Lamberti, è stato disposto un provvedimento per la realizzazione di un percorso pedonale protetto a via Giovanni Gentile. Questa decisione fa seguito ad una richiesta inviata lo scorso 20 febbraio dai condomini del parco Sergio che si trova in via Giovanni Gentile 7. Nella nota gli abitanti segnalavano lo “stato di pericolo della strada per assenza di marciapiede o percorso pedonale protetto”.

È stata, inoltre, supportata da una nota dello scorso 14 marzo, sottoscritta dal funzionario incaricato alla viabilità del comando di Polizia locale, nella quale si evinceva che, come si sottolinea nella stessa ordinanza, “effettivamente la strada è priva di qualsiasi struttura dedicata ai pedoni e che, pertanto, si rende necessario realizzare o un marciapiede o, in alternativa, un percorso pedonale con l’utilizzo di paletti”.

Da qui il documento che stabilisce l’intervento. In particolare nell’ordinanza si riconosce che “al momento per garantire la sicurezza dei pedoni l’intervento più immediato è quello di realizzare un percorso pedonale protetto mediante l’installazione di paletti parapedonali, nella direzione che va da corso Palatucci a via Papa Giovanni XXIII”. Per questo è stato disposto fattivamente di “installare dispositivi atti a vietare la sosta e realizzare un percorso pedonale protetto sul lato destro di via Gentile, a partire dall’intersezione di corso Palatucci fino all’intersezione con la traversa Gentile”.

Il percorso pedonale, inoltre, sarà creato tramite paletti “del diametro di 60 centimetri” e sarà protetto grazie “all’installazione di dissuasori di sosta” che non intralceranno il passaggio dei pedoni.

Alfonsina Caputano

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