la storia/la pendolare

«Percorso ad ostacoli fino al mio treno per andare al lavoro»

CAMEROTA. Il viaggio della speranza di Maria Antonia Coppola, operatore sociale all’Inps di Salerno, inizia alle 6.30 del mattino. Si alza a quell’ora per arrivare in orario nel suo ufficio al...

CAMEROTA. Il viaggio della speranza di Maria Antonia Coppola, operatore sociale all’Inps di Salerno, inizia alle 6.30 del mattino. Si alza a quell’ora per arrivare in orario nel suo ufficio al centro di Salerno. Prima in auto fino alla stazione ferroviaria di Pisciotta, poi in treno. «Arrivare in auto da Marina di Camerota a Salerno è impensabile: sia per i costi, sia per le condizioni delle strade». Ma anche il breve tragitto, di circa mezz’ora, da Marina di Camerota a Pisciotta non è affatto semplice. «Mi preparo come se dovessi andare in ospedale – spiega - pronta per un ricovero, non si sa mai...». In questo tratto di strada i pericoli sono dietro l’angolo. Buche che sono trappole per i motociclisti; crepe che si aprono dovunque in un sistematico gioco di avvallamenti che si trasforma in una perenne imboscata. «Può essere questo lo standard di un’ arteria che ogni giorno, ad ogni ora, sostiene il carico di centinaia di pendolari?», si domanda Maria Antonia. «In località Fenosa – racconta - la Provinciale continua a franare senza che nessuno intervenga. Quando incontri un camion sembra barcolli». Poche centinaia di metri più avanti, subito dopo la lunga galleria della Fenosa c’è un altro punto critico. «Qui quasi tutte le mattine, sulla carreggiata, sono presenti pietre e terriccio che cadono dal costone roccioso; ed è anche un posto dove spesso le auto sfrecciano ad alta velocità». Ma l’incubo peggiore si trova all’altezza dello scoglio della Vela. «In questo tratto durante l’inverno spesso il mare arriva fin sulla strada. La spiaggia sottostante è praticamente scomparsa mettendo seriamente a rischio la provinciale. Per non parlare dei detriti che il mare lascia sull’asfalto rendendo la circolazione quasi impraticabile». Ma per Maria Antonia che alle 7.07 deve salire sul Regionale per Salerno c’è ancora un ultimo ostacolo: l’avvallamento di Caprioli: in una curva la strada si restringe, l’asfalto è crollato da mesi, gli operai della Provincia hanno colmato la voragine col terriccio. «Per mesi questo tratto è stato lasciato al limite della transitabilità – spiega Maria Antonia - da poco hanno messo del terriccio ma di lavori di ripristino non se ne parla».

Vincenzo Rubano

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