Percolato a Coda di Volpe Ultimatum dei residenti

Il presidente Alfano: «Azioni concrete entro giovedì altrimenti occupiamo il sito» Sollecitato l’intervento di Procura e prefetto. «È a rischio la salute dei cittadini»

Santa Cecilia pronta a scendere in piazza: l’assemblea di ieri sera al centro sportivo Spartacus organizzata per dire no alle ecoballe a Coda di Volpe, ha segnato un punto di svolta nella lunga e tormentata storia del sito per i rifiuti. Una svolta sintetizzata nelle parole del presidente del comitato Santa Cecilia, Domenico Alfano, che con don Daniele Peron, si è fatto promotore dell’incontro: «la gente è stufa di promesse. Ora occorrono fatti concreti, quella vasca colma di percolato è un pericolo costante per tutti». All’incontro hanno preso parte tra gli altri l’assessore all’ambiente Ilario Massarelli, il capogruppo di Forza Italia Damiano Cardiello, l’assessore Massimiliano Atrigna, il segretario provinciale di Sel, Pietro Calabrese, l’assessore provinciale Mario Miano, il consigliere provinciale Massimo Cariello, quelli comunali Mario Domini e Lazzaro Lenza, l’ex vicesindaco Antonio Conte.

«Ieri - racconta Alfano - abbiamo visto per la prima volta dopo la nostra denuncia di furti all’impianto di Coda di Volpe, degli operai che stavano cercando i rappezzare i buchi nella recinzione, è davvero assurdo. Noi andremo avanti nella nostra battaglia: qui non si tratta di semplici rammendi, ma di rimuovere una volta e per sempre quelle ecoballe. Siamo pronti ad occupare e restare a Coda di Volpe fino a quando non toglieranno i rifiuti, svuoteranno la vasca piena di percolato e bonificheranno i terreni circostanti». Il timore del presidente è che con l’ultima ondata di maltempo la pioggia caduta copiosa possa far tracimare l’acqua e il percolato: «se ciò avvenisse - afferma Alfano - ci troveremmo di fronte ad un vero e proprio disastro ambientale, senza contare il contraccolpo economico per le aziende agricole». Alfano ha poi annunciato che «domani, insieme ad un chimico della mia azienda, andrò a Coda di Volpe per effettuare delle analisi delle acque; ovviamente chiediamo a tutte le istituzioni, ai politici e alla Procura, ma anche al questore e al prefetto, di intervenire e far svolgere agli enti preposti le verifiche necessarie». Il presidente del comitato di Santa Cecilia ha le idee molto chiare: «se da qui a giovedì non avremo risposte chiare dalle autorità competenti in materia ambientale passeremo ad azioni di forte protesta: occuperemo l’area di Coda di Volpe».

Antonio Elia

©RIPRODUZIONE RISERVATA