Per San Matteo tornano a Salerno i fuochi d'artificio

Ingaggiate tre imprese dopo la delusione degli ultimi anni. Celebrazioni al via con l'alzata del panno, per la prima volta stendardo anche a via Duomo

SALERNO. La delusione degli ultimi due anni – nei quali l’attesa e partecipatissima festa di San Matteo è volata via senza i tradizionali fuochi di mezzanotte – potrebbe essere ripagata da uno spettacolo pirotecnico che si prospetta, quest’anno, tra i più maestosi che la città di Salerno abbia mai ammirato.

Sono, infatti, tre i fuochisti che l’Amministrazione potrebbe ingaggiare nei prossimi giorni per regalare a salernitani, ma anche ai tanti visitatori che ogni 21 settembre partecipano alle celebrazioni organizzate in città, una festa del santo patrono “con tutti i crismi”.

L’indiscrezione. La notizia non è ufficiale – si aspetta, infatti, il ritorno dalle ferie del sindaco Vincenzo Napoli per formalizzare l’accordo con i fuochisti su cui è ricaduta la scelta – ma voci di Palazzo raccontano che sono stati diversi i titolari di imprese che si occupano di fuochi d’artificio che poco prima che gli uffici chiudessero hanno sfilato davanti alla porta del primo cittadino. I nomi di curerà lo spettacolo sono ancora avvolti nel mistero ma una cosa almeno è certa: in questo San Matteo 2016 Salerno riavrà il suo spettacolo di scintille e colori sull’acqua; platea d’eccezione sarà quella che si affollerà sul solarium della spiaggia di Santa Teresa che avrà finalmente il suo battesimo “dei fuochi”. Quello ufficiale almeno, visto che lo scorso anno ci pensarono alcuni cittadini, e non il Comune, a offrire un “mini” spettacolo di fuochi che vennero sparati dal “pennello”.

Il conto alla rovescia. Ieri, così come la tradizione impone, è ufficialmente cominciato il conto alla rovescia per la festa più attesa dell’anno. A siglare l’inizio dei festeggiamenti la tradizionale cerimonia dell’Alzata del panno in duomo con la santa messa in cripta celebrata da don Michele Pecoraro – quest’anno decisamente più partecipata, e molto più rumorosa, rispetto alle scorse edizioni – la reliquia del santo e la sacra effige in processione fino al quadriportico della cattedrale, poi i saluti dell’arcivescovo di Salerno, monsignor Luigi Moretti: «Questo è per noi un anno straordinario – ha affermato il prelato – è quello del Giubileo della Misericordia e sarebbe bello se la messa solenne del prossimo 21 settembre fosse il giubileo della città di Salerno, con il passaggio di tutti i devoti di San Matteo sotto la porta santa della cattedrale per celebrare così il santo patrono raccogliendo il dono della sua parola.

Il Giubileo di Salerno. «Per prepararci adeguatamente alla festa – ha continuato monsignor Moretti – raccogliamo l’invito di papa Francesco e leggiamo ogni giorno una pagina del vangelo, nel nostro caso scegliamo quello di Matteo in modo che attraverso le parole dell’Evangelista possiamo vivere l’esperienza dell’amore salvifico di Dio».

L’omaggio dei salernitani. Il vescovo di Salerno, sull’assist servito da don Michele, ha lanciato poi anche un altro invito ai salernitani, quello di partecipare numerosi alla tradizionale cerimonia dell’omaggio floreale a San Matteo previsto il prossimo 15 settembre alle 19.30 in piazza Flavio Gioia arrivando all’appuntamento muniti di un fiore da regalare al santo patrono: «Si potrebbe avviare una bella tradizione che si ripete ogni anno a Roma, in piazza di Spagna, nel giorno dell’Immacolata, – ha affermato il vescovo – tutte le espressioni associative della città potrebbero, attraverso un loro delegato, fare un omaggio floreale al santo così da lasciare un segno tangibile della devozione verso il santo patrono. Un ulteriore modo per far diventare San Matteo la festa della grande famiglia che è la città di Salerno».

Sotto il palco, così come in cripta, ad applaudire le parole del vescovo insieme a centinaia di persone c’erano il vicesindaco Eva Avossa, il neoconsigliere comunale Donato Pessolano, il prefetto di Salerno Salvatore Malfi e alcuni alti rappresentanti delle forze dell’ordine.

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