Per padre Claudio mezzo secolo vissuto al servizio della gente

Il frate cappuccino festeggia cinquant’anni di sacerdozio Felicitazioni anche dal pontefice e dal presidente Napolitano

“Essere allegri per penitenza”. Il titolo di un suo fortunato libro di riflessioni cristiane è diventato, nel tempo, quasi un motto pastorale. Lo stesso che ora padre Claudio Luciano userà idealmente per celebrare mezzo secolo di sacerdozio. Cappuccino, nativo di Serino, il religioso è ormai “salernitano nel sangue”, a seguito del suo lungo impegno tra Salerno – presso il convento di piazza San Francesco – e quello attuale nella casa dei cappuccini di Giffoni Valle Piana.

Per il suo giubileo sacerdotale, padre Claudio ha ricevuto messaggi augurali persino da Papa Francesco e dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Gli auguri di papa Bergoglio sono giunti tramite il segretario di Stato del Vaticano, il cardinale Pietro Parolin: “Al reverendo Padre Carmine Luciano, che con profonda riconoscenza al Signore celebra il cinquantesimo anniversario di ordinazione presbiterale, il sommo pontefice Papa Francesco esprime vive felicitazioni per il lungo e zelante impegno profuso per il bene del popolo di Dio”. Segue la solenne benedizione pontificia.

Il telegramma del Quirinale – inviato dal segretario generale Donato Marra a padre Carmelo Gagliardi del Convento dei Cappuccini di Salerno – sottolinea ugualmente il valore di una proficua azione religiosa e sociale insieme: “Il Capo dello Stato, che da tempo ne segue ed apprezza l’intensa e feconda attività pastorale dispiegata con particolare attenzione verso i giovani, la prega di far giungere a padre Luciano l’augurio che il suo ricco apostolato possa dare ancora a lungo frutti preziosi. Alle felicitazioni del Presidente Napolitano per il significativo traguardo del cinquantesimo anniversario di ordinazione ed ai suoi sentiti saluti, unisco volentieri i miei personali”.

Padre Claudio è stato per quindici anni cappellano dell’Università di Salerno; dalla prima edizione ha ricoperto ruoli di responsabilità nel Festival di Giffoni; è stato autore di pregevoli libri su temi di grande attualità spirituale e sociale, nonché giornalista pubblicista e “penna” sempre attenta alla comunicazione. Ha diretto il periodico dei cappuccini “Il Serafico”, il settimanale di ispirazione cattolica Agire, guidato l’emittente Tele Diocesi Salerno e condotto numerose trasmissioni televisive. Nei giorni scorsi padre Claudio è stato festeggiato nella sua città natale, Serino dal sindaco Gaetano De Feo, da padre Giuseppe Iantiorio e dai confratelli dello storico convento francescano. Domenica prossima, a Giffoni Valle Piana, è in programma un altro importante appuntamento con il sindaco Paolo Russomando, il direttore del Festival di Giffoni, Claudio Gubitosi, i confratelli del Convento francescano, i padri Gerardo Di Poto, Tommaso Luongo e Biagio Grattacaso. Mercoledì 26 marzo padre Claudio avrà la gioia di incontrare personalmente Papa Francesco. Forse il cappuccino porterà con sé una frase che conserva da sempre nel suo studio: “Ricominciare è il mestiere dell’uomo. E per ricominciare non c’è limite di età”.

Paolo Romano

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