Per la Ergon un’altra fumata nera 

I lavoratori incontrano il commissario, ma l’attesa per gli stipendi è ancora lunga

POLLA. Tempi lunghi, forse lunghissimi, per avere gli stipendi arretrati e ottenere il riassorbimento dei lavoratori da parte della Regione Campania e dei Comuni. Sono queste le due principali novità emerse ieri mattina al termine di un confronto durato circa un’ora nella sede della Ergon, nella zona industriale di Polla, tra i dipendenti ed il commissario liquidatore Fabio Condemi. Un incontro voluto dai lavoratori per avere chiarimenti su quello che sarà il loro futuro occupazione e sul pagamento delle mensilità arretrate.
La Ergon è la società che fa capo al Consorzio di bacino Salerno 3 per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti in diversi comuni del Vallo di Diano. Sono 43 in totale i dipendenti che da mesi non percepiscono lo stipendio e si ritrovano in una situazione che impedisce loro di poter ottenere l’indennità di disoccupazione. «Il commissario liquidatore – hanno più volte denunciato i lavoratori – non sta versando i contributi previdenziali dal mese di agosto del 2016, e questo ci impedisce di andare in disoccupazione, e continua da più di un anno a tenerci in aspettativa non retribuita. Stiamo perdendo tutti i nostri diritti, si sta mantenendo l’azienda con quattro persone senza pensare invece al destino di altre quaranta».
Nei mesi scorsi i dipendenti avevano attuato un presidio davanti allo studio del commissario liquidatore della società, perché anche in quella circostanza non avevano avuto la possibilità di rientrare al lavoro dopo aver frequentato un corso di qualificazione organizzato dalla Regione Campania. All’incontro di ieri hanno preso parte circa trenta dipendenti e non sono mancati momenti di tensione durante i quali sono volate anche delle parole grosse. Il commissario Condemi ha spiegato che per avere gli stipendi arretrati occorrerà che i Comuni paghino l’Ergon, che è in liquidazione. Insomma nulla di nuovo rispetto a quanto già si sa ormai da anni. L’unica novità è che dopo il concordato dello scorso 22 dicembre il Ministero competente ha nominato dei commissari ad acta per valutare, Comune per Comune, il contenzioso con l’azienda che si occupava del ciclo di raccolta dei rifiuti e capire quale sia l’entità del credito maturato dalla Ergon. I commissari entro sessanta giorni dovranno rispondere ai quesiti del Ministero, poi si procederà con i decreti ingiuntivi per cercare di recuperare il denaro dai Comuni debitori e così poter pagare gli arretrati. Inoltre è stato avviato anche l’iter per il licenziamento e il successivo riassorbimento dei lavoratori da parte della Regione Campania. (e.c.)
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