Per l’Informagiovani finisce sott’accusa Gerardo Ricciardi

L’ex assessore presiedeva la coop affidataria del servizio E a Nocera Superiore chieste le dimissioni della Riso

Informagiovani, nei guai anche il presidente della Cooperativa Archè, Gerardo Ricciardi. Il professore, già assessore comunale a Nocera Inferiore è indagato, insieme a Maria Stefania Maddalena Riso per abuso d’ufficio in concorso.

Il pm Federico Nesso ha disposto anche presso la sede della cooperativa, presieduta da Ricciardi, una perquisizione per acquisire la documentazione relativa all’affidamento del servizio Informagiovani presso il Comune di Nocera Superiore.

Un affidamento per un importo di 39mila e settecento euro che la Archè avrebbe avuto con il placet dell’assessore Riso che figurava nell’assetto della cooperativa.

Il pm ipotizza nei confronti dei due l’accusa di abuso d’ufficio in concorso. L’assessore avrebbe – secondo l’accusa – favorito la cooperativa dove figurava aver lavorato. La vicinanza ad Archè fu scoperta attraverso il curriculum fornito al Comune di Nocera Superiore quando aveva ottenuto la delega ai Servizi Sociali nella giunta del sindaco Giovanni Maria Cuofano.

L’affidamento ad Archè creò un polverone politico, ad ottobre dello scorso anno, e cinque consiglieri dell’opposizione e l’associazione Polis presentarono una dettagliata denuncia in Procura.

Ricciardi, secondo quanto ipotizzato dall’accusa, avrebbe beneficiato dell’affidamento in quanto presidente della cooperativa, grazie all’intercessione di Maria Stefania Riso, originaria di San Marzano sul Sarno, e molto attiva nelle onlus e nel settore dei servizi sociali.

I documenti raccolti dagli uomini della sezione di pg del Tribunale di Nocera Inferiore nel corso delle perquisizioni saranno vagliati dal pm che deciderà se formalizzare nei confronti dei due politici le accuse ipotizzate.

Intanto non mancano le reazioni sul fronte squistamente politico. Dopo la bufera giudiziaria, tornata sul caso Informagiovani, a Nocera Superiore, e che ha colpito l’assessore alle Politiche sociali Maria Stefania Riso, il sindaco Giovanni Maria Cuofano si dice fiducioso nella giustizia ma ripone ancora pieno sostegno al responsabile al ramo.

«Sono atti di ufficio, un’informativa che riguarda una vicenda vecchia. La magistratura farà il suo corso e noi abbiamo piena fiducia in essa. Ma - ha continuato il primo cittadino nocerino - abbiamo anche piena fiducia nell’assessore Riso, nella sua onestà e professionalità». Insomma per il sindaco Cuofano il caso è da ascriversi solo ad un atto di indagine a garanzia dell’indagato.

Intanto i tre consiglieri di opposizione, Bartolo Pagano, Roberto Ciancio e Roberto Viziola. «Ci aspettiamo dal sindaco un atto di responsabilità, che prenda una decisione sulla questione inerente l’assessore Riso», dice il gruppo dei tre consiglieri.

«Vorremmo da parte sua un atto di normalità, visto che il sindaco mesi fa ci chiamò sciacalli. Un assessore è stato sottoposto a perquisizione domiciliare ed è un fatto grave. Mai nessuno assessore del comune di Nocera Superiore si è trovato in una condizione del genere». Insomma, si chiede di dimissionare l’assessore.

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