Per l’impianto un iter accidentato

L’incarico affidato da Prodi, il volo a New York da Gehry poi l’esposto di Cirielli

Bisogna riportare il calendario indietro di sette anni per risalire all’inizio della vicenda termovalorizzatore che ha portato ieri alla condanna del sindaco De Luca. Era il 2008 quando l’allora governo Prodi nominò il sindaco Vincenzo De Luca commissario all’emergenza rifiuti con il compito di far costruire un secondo inceneritore in Campania e precisamente a Salerno. Il sindaco individua subito l’area che è a Cupa Siglia. Nomina il suo staff, procede con gli espropri (costati circa nove milioni di euro) e procede con la gara d’appalto. Vola persino a New York per incontrare l’archistar Gehry e chiedergli di disegnare il progetto dell’impianto. La prima gara però va deserta e alla seconda si presenta una sola ditta: la De Vizia in ati con l’impresa di Antonio Lombardi. Stavolta l’offerta viene giudicata tecnicamente non valida e Lombardi chiede un risarcimento di 80 milioni di euro. Si arriva al 2010, la Regione delega la materia dei rifiuti alle Province. Il neo eletto presidente Cirielli rivendica la titolarità per la costruzione dell’inceneritore ed emana il bando di gara con qualche modifica rispetto all’originale, soprattutto relativamente alla minore capacità dell’impianto. Ma ecco arrivare un colpo di scena: De Luca agisce in variante e trasforma l’area di Cupa Siglia da industriale ad artigianale. Cirielli va avanti e nel 2011 aggiudica provvisoriamente la realizzazione dell’impianto ad un’associazione di imprese con capofila la Cogefer. Per l’aggiudica definitiva si dovrà attendere ancora un altro anno e mezzo. Nonostante questo, sono passati gli anni e l’inceneritore ancora non è stato realizzato. In compenso in Procura ci sono due esposti: il primo di Cirielli contro De Luca e il secondo del sindaco contro l’allora presidente della Provincia. Un altro esposto è del successore di Cirielli, Antonio Iannone. Non è un caso che ora posti su facebook: «Siamo soltanto all'antipasto. Sugli espropri dei suoli ne vedremo delle belle».

Nell’ultima puntata entra in scenda direttamente il Governo. L’anno scorso il premier Renzi ha emanato un decreto che stabilisce la nomina di un commissario per la realizzazione dell’inceneritore. Il nome doveva arrivare ad ottobre ma anche questa volta tutto tace. (a.c.)

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