Per l’area dell’ex Cofima ora spunta un acquirente

L’amministrazione sta portando avanti la trattativa con un imprenditore ma le opposizioni già avanzano dubbi sulle procedure per un’eventuale vendita

Un privato interessato all’acquisto dei locali dell’ex Co.Fi.Ma. Si apre così, con un timido ma potenzialmente decisivo passo in avanti, l’attività amministrativa 2016 del sindaco Vincenzo Servalli in merito a uno degli argomenti che ha maggiormente fatto discutere negli ultimi anni. È stato infatti proprio il primo cittadino a far sapere che il Comune sarebbe in trattative con un possibile acquirente per cedere il compendio industriale che nei progetti dell’ex sindaco Marco Galdi era destinato ad ospitare il nuovo polo ospedaliero della città, e recuperare così quello che è stato più volte definito da Servalli un «dannoso e scriteriato acquisto, monumento all’incompetenza della passata amministrazione».

L’approccio con l’imprenditore interessato – sul nome del quale è stata mantenuta la massima riservatezza – è tuttavia ancora in fase embrionale e al riguardo il primo cittadino ha preferito non sbilanciarsi troppo prima ancora che le manovre si direzionino sul giusto binario. Ad ogni modo l’intenzione di vendere l’ex Co.Fi.Ma al miglior offerente era stata già esplicitata a luglio scorso, a margine della votazione sul piano di alienazioni 2015 e – prima ancora – durante la campagna elettorale per le elezioni. «L’obiettivo è quello di rientrare dell’impegno in conto capitale in corso valutando anche la realizzazione di un’area da destinare a nuove attività industriali con lo sviluppo di nuove iniziative produttive foriere di nuova occupazione – scriveva proprio Servalli nel suo programma elettorale –. Non escludiamo la possibilità di realizzare una società completamente partecipata dal comune che possa gestire il patrimonio immobiliare entrando nel merito dei cespiti, sia in termini quantitativi che qualitativi, al fine di ottenere ricavi adeguati facilitando le dismissioni». Non si è fatta attendere la reazione di Galdi alla notizia di un possibile acquisto dell’area da parte di un privato. «Complimenti per il nuovo acquirente della Cofima – ha detto Galdi –. Una struttura che la mia amministrazione acquistò dal fallimento per 3,5 milioni a fronte di una valutazione del CTU del Tribunale di 16 milioni. Rimane solo un problema: un privato può acquistare un’area pubblica a trattativa privata? O si fa una gara pubblica tanto per farla?».

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