Per Imu, Tarsu e Tosap il Comune incassa di più

Nel primo semestre dell’anno sono entrati 10 milioni a fronte dei 7 preventivati Domani in Consiglio le variazioni e l’assestamento al bilancio di previsione 2014

Sorpresa posticipata di Natale: per Imu, Tarsu e Tosap il Comune di Salerno, nel primo semestre del 2014, ha incassato molto di più di quanto previsto in bilancio, cioè dieci milioni a fronte dei sette preventivati. Siccome le tasse non sono state aumentate rispetto al 2013, le maggiori entrate – che si presume saranno replicate anche nel secondo semestre dell’anno che sta per finire – sono da attribuire ad una più efficiente capacità di riscossione e ad una emersione di aree di elusione o addirittura di evasione contributiva.

La novità, di rilievo, sarà comunicata domani mattina al Consiglio comunale convocato proprio per l’approvazione delle variazioni e dell’assestamento al bilancio di previsione del 2014 e al bilancio pluriennale 2014-2016.

«Il pareggio di bilancio – spiega il consigliere Nino Criscuolo, presidente della Commissione bilancio – è stato conseguito e siamo rientrati nel Patto di stabilità. Contrariamente alla vulgata generale questo risultato non è dovuto alla vendita della Centrale del Latte, i cui introiti sono previsti per il 2015, ma più semplicemente al fatto che per il 2014 abbiamo operato con i cosiddetti dodicesimi di bilancio, dunque per ciascun mese dell’anno non si poteva spendere più della cifra stabilita».

«E con nostra soddisfazione – aggiunge Criscuolo – abbiamo incassato qualcosa in più pure per l’impianto fotovoltaico di Monte di Eboli».

Tra gli altri punti all’ordine del giorno anche il piano regolatore del cimitero di Brignano, che dovrà tener conto dell’ampliamento, e il regolamento dei servizi cimiteriali. Infine, dovranno essere recepiti gli indirizzi regionali in materia di vincolo idrogeologico e dovrà essere approvata l’esclusione di via Sica dall’area mercatale di via Piave.

Poi il Consiglio comunale dovrà essere convocato di nuovo entro il 20 gennaio per apportare i correttivi chiesti recentemente dalla Corte dei Conti. I punti critici da risolvere sono essenzialmente tre. Innanzitutto la partita dei residui attivi in bilancio (cioè dei crediti vantati dal Comune) che al momento ammontano a circa 70 milioni di euro. I giudici contabili chiedono che si proceda alla loro classificazione per esigibilità, dubbia esigibilità ed inesigibilità.

Collegato ai crediti c’è poi la vicenda del fondo di garanzi(cioè dei soldi che il Comune è obbligato ad accantonare), che attualmente è di nove milioni di euro ma va incrementato con entrare straordinarie (vendite del patrimonio, finanziamenti statali e regionali). Infine, il terzo punto che riguarda il contenimento dei costi. Nel 2015, infatti, bisogna garantire il pareggio di cassa.

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