Per il corredo scolastico una spesa di 150 euro

È la cifra minima per acquistare zaini, diari e cancellerie. La Confesercenti denuncia la concorrenza sleale dei grossisti

Non dei veri e propri rincari - perché con la crisi che ancora incombe sarebbe assolutamente controproducente - bensì delle piccole oscillazioni di prezzo, con la promessa che accanto al diario o allo zaino leggermente più costoso di quello dello scorso anno, il bambino delle elementari, o il ragazzo delle superiori, avrà in regalo qualcosa di utile e divertente. È questa la strategia di marketing messa in campo quest'anno dalle ditte specializzate in cartotecnica per fronteggiare da un lato l'aumento dei costi, dall'altro la poca propensione dell'italiano medio a spendere più di un certo tot - che di anno in anno si riduce - per il corredo scolastico del proprio figlio. Che, però, è necessario. A Salerno, così come in tutt'Italia, le famiglie sono pronte a sostenere quella che ogni settembre è una spesa obbligatoria: quella per quaderni, astucci, penne, colori e, tasto dolentissimo, libri. Si stima che per ogni alunno delle elementari - ossia per quelli a cui il Ministero paga almeno i libri di testo - verranno spesi, per il corredo scolastico, dai 150 ai 200 euro. «Ma è una somma che va spalmata sui nove mesi di scuola, che comprende l'acquisto di circa 30 quadernoni, di una ventina di penne cancelline, di astucci con ricarica di colori, di zaino e di diario, tutto sommato accessibile», commenta Angelo Marinari che, prima ancora di essere presidente cittadino di Confesercenti, è titolare di un'avviata cartoleria di Torrione.


Marinari, come altri suoi colleghi "professionisti" del settore, ammette di prediligere nel suo negozio prodotti rigorosamente "made in Italy" «che, paradossalmente, costano molto meno di quelli d'importazione e sono di un qualità palesemente superiore». Sicuramente il bombardamento mediatico a cui sono sottoposti i bambini soprattutto influisce notevolmente sugli acquisti: «Gli articoli "griffati" dai personaggi dei cartoni animati o dei telefilm più in voga del momento (vedi Peppa Pig o Violetta, ndr) sono sicuramente i più richiesti ma molti genitori si sono fatti furbi e cercano di convincerei loro figli a optare per zaini, cartelle e astucci con sopra un'eroina passata, che la maggior parte dei commercianti vende a prezzi molto vantaggiosi, a volte anche al 50 per cento». Ma c'è una considerazione da fare e Marinari ci tiene a sottolinearla: «Nella ricerca del risparmio ad ogni costo molti ricorrono a coloro che per noi commercianti al dettaglio dovrebbero essere i massimi alleati ma che invece in questo periodo diventano i peggior nemici: i negozi all'ingrosso. Con fare subdolo, molti siti della zona industriale, vendono anche al dettaglio arrecando a noi piccoli commercianti un danno enorme in quanto, in questo modo, si assiste a una rottura della filiera che provoca perdite notevoli a chi già fa fatica ad andare avanti».

(altri servizi sul costo dei libri di testo sul giornale oggi in edicola)