Per i dirigenti indagati c’è l’ipotesi rotazione 

I commissari pensano a cambi d’ufficio di chi ha problemi con la magistratura Polito: «Veniamo incontro a chi opera in condizioni psicologiche non ottimali»

Rotazione tra i dirigenti indagati e creazione di nuovi uffici comunali per spostare chi ha problemi con la magistratura a mansioni non legati ai procedimenti giudiziari ancora in corso. Questa la ricetta della commissione straordinaria del Comune di Scafati che, dopo aver sottratto al capo ragioniere Giacomo Cacchione il settore della fiscalità dell’Ente, stanno pensando a una vera e propria rivoluzione che interesserà figure apicali della macchina amministrativa di Palazzo Mayer. In questo modo si vuole cancellare del tutto l’esperienza di governo di Pasquale Aliberti alla guida del Municipio.
A spiegarlo è stato Augusto Polito, componente della commissione guidata dal prefetto Gerardina Basilicata. «Purtroppo la situazione finanziaria non ci permette ampi margini di manovra, ma faremo il possibile visto che molti dei dirigenti attualmente impiegati a Scafati sono coinvolti in inchieste di varia natura - ha detto - non è giusto nemmeno per loro, perché operano in uno stato psicologico che non è dei migliori e non se lo meritano. Sarebbe giusto attuare la mobilità in altri Enti, ma purtroppo la legge non ce lo consente».
Da qui, l’avvio di una rivoluzione vera e propria, che riguarda in primis i settori strategici dell’Ente e coinvolgerà, in particolare, i dirigenti Nicola Fienga e Laura Aiello, entrambi indagati dalla magistratura e finiti nel mirino delle critiche perché componenti della commissione disciplinare di Palazzo Mayer che giudica i comportamenti delle maestranze del Municipio di via Pietro Melchiade. Nel dettaglio, l’idea del prefetto Basilicata, del viceprefetto Maria De Angelis e del dirigente Polito e di dividere le competenze per evitare di accentrare più settori in un’unica persona. Qualcosa già si è mosso in questo senso, visto che Giovanni Forgione, nuovo capo della Polizia municipale da qualche giorno, è stato nominato responsabile del settore “autoparco e suolo pubblico”, che prima invece era affidata alla dottoressa Anna Sorrentino. Una novità che Augusto Polito non nasconde affatto: «Faremo di necessità virtù e così cercheremo di rendere più efficiente la macchina amministrativa. La decisione su Cacchione, d’altronde, non è casuale. Non mi pare il caso che resti alla guida di un settore che riguarda proprio l’inchiesta antimafia che lo vede coinvolto. In questo modo rispondiamo alle critiche che ci giungono dall’esterno. Vogliamo ripristinare la legalità all’interno del Comune di Scafati. Chi lo ha amministrato in passato non ci ha lasciato affatto una bella situazione. In ogni settore esiste un affanno e stiamo ancora facendo i salti mortali. Il tutto non cambierà nemmeno quando il prefetto Basilicata sarà chiamata a ricoprire il ruolo di rappresentante del Governo a Pescara».
Domenico Gramazio
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