Per “Convergenze” pronto il grande salto da Capaccio alla Borsa 

La società di comunicazione ed energia verso la quotazione Pingaro: «Da marzo partecipiamo al programma Elite» 

CAPACCIO PAESTUM. Verso la quotazione alla Borsa di Milano di “Convergenze”, società nata Capaccio, e che finora si è occupata di comunicazione ed energia. Ieri Rosario Pingaro, ingegnere e patron della multiutility salernitana Convergenze S.p.A., è stato a Milano per presentare Convergenze al mercato finanziario italiano. Pingaro ha partecipato alla cena di presentazione delle nuove società del programma Elite Deloitte Lounge, che si è tenuta presso il Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa italiana in piazza Affari a Milano.
«Da marzo partecipiamo al programma “Elite” – spiega Rosario Pingaro – Una partecipazione che ci potrebbe accompagnare alla quotazione entro il 2020». Convergenze è una delle poche aziende della Regione Campania ed una delle pochissime della Provincia di Salerno a partecipare all’evento. Il risultato positivo potrebbe far affluire verso l’azienda risorse finanziarie importanti e significative.
L’azienda, già ben conosciuta nei mercati, è stata inserita nel programma Elite Deloitte Lounge, il progetto internazionale del London Stock Exchange Group in collaborazione con Confindustria. «È dedicato – continua Pingaro - alle aziende più ambiziose, che abbiano un modello di business solido e una chiara strategia di crescita».
“Elite” dà accesso a numerose opportunità di finanziamento, migliora la visibilità e attrattività delle imprese, le mette in contatto con potenziali investitori e affianca il management in un percorso di cambiamento culturale e organizzativo.
Convergenze è entrata nel programma “Elite” a partire dal marzo 2018. L’ingegnere Pingaro è anche presidente della Banca di Credito Cooperativo di Capaccio, nipote del suo fondatore, e ha cominciato l’avventura imprenditoriale di “Convergenze” sia per diversificare le attività imprenditoriali di famiglia, incentrate sull’edilizia, che per rispondere al gap tecnologico della zona che aveva difficoltà a entrare nelle nuove attività intorno al web poiché affetta dal cosiddetto digital divide, cioè l’accesso alla banda larga di internet, che non veniva fornita dalle major del settore disinteressate a paesi e paesini dalla scarsa densità demografica.
Pingaro e la sua Convergenze si sono fatte carico del problema e il territorio li premia con una crescita costante e impetuosa fino ad affacciarsi alla quotazione alla Borsa.
Oreste Mottola
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