Per Amalfi e Positano ci pensano i privati

La Travelmar non percepisce alcun contributo pubblico e assicura 14 corse Lo scorso anno da Salerno è stata utilizzata da mezzo milione di passeggeri

AMALFI. Sono le vie del mare alternative. E cioè il trasporto, a bordo dei traghetti e motonavi, che funziona egregiamente pur senza ricevere nessun obolo pubblico, nella Costa Amalfitana. Che, altrimenti, sarebbe praticamente tagliata fuori dal circuito del metro del mare, che invece utilizza fondi regionali. Perché molti paesi della Divina non sono stati compresi tra le fermate e, quindi, sono diventati quasi “fantasma” per gli amministratori regionali. Ma non per la Travelmar, la società che da anni colma questa lacuna. E che concede anche agevolazioni, in termini tariffari, a residenti e pendolari del comprensorio amalfitano, che pagano la metà del biglietto pieno.

Un miracolo tutto italiano o, meglio, salernitano, per offrire un servizio sempre più al passo dei tempi, sfruttando l’autostrada naturale offerta dal mare. E decongestionando, al tempo stesso, l’angusta Statale 163 “Costiera amalfitana” che, durante il periodo estivo, deve sopportare un via vai continuo di automobili e pullman, con l’immancabile codazzo dei serpentoni di lamiera che colorano la striscia d’asfalto.

Le nuove corse. Da questa estate, inoltre, Travelmar ha deciso di fare un ulteriore azzardo: dall’11 luglio, infatti, è stata attivata la nuova linea fra Salerno, Cetara, Maiori, Minori e Amalfi, con sei navi a disposizione dei viaggiatori, di cui due di ultima generazione. Una scommessa, l’ennesima, degli armatori, che alla fine si è rivelata vincente, non solo per la società ma anche per l’immagine turistica della Costa d’Amalfi. Perché fino a oggi si sono imbarcati, per usufruire della nuova tratta, ben 12mila e 500 passeggeri. Numeri che sono destinati a crescere vertiginosamente in queste settimane di agosto, quando il movimento di vacanzieri diventa sempre più consistente. Insomma un servizio mirato, che va a sostituirsi alla carenze e alle pecche del trasporto pubblico.

«L’aumento delle corse da Salerno verso la Costa amalfitana – evidenzia l’amministratore di Travelmar, Marcello Gambardella – ha reso più facile l’accesso ai turisti che arrivando alla stazione di Salerno con l’alta velocità. Ora hanno a disposizione ben 14 partenze per raggiungere le mete del loro soggiorno».

Le località più richieste. Naturalmente le mete preferite, per la maggiore parte dei viaggiatori, sono Amalfi e Positano, che continuano a fare la parte del leone e a formare, assieme a Ravello, il triangolo d’oro del turismo in Costa d’Amalfi. Ma, tra i fruitori dei traghetti della Travelmar, tra le località più gettonate rientrano pure Maiori e Minori, per via delle spiagge più ampie rispetto agli altri centri del comprensorio. E si difende anche la new entry Cetara, che è scelta oltre che per le sue bellezze, pure per la vicinanza a Salerno.

La crescita dei viaggiatori via mare. Che il futuro del trasporto, soprattutto in estate, sia quello via mare, oramai è un dato acclarato. Ma non si fa nulla per agevolare il servizio. Anzi il più della volte si mettono anche i bastoni tra le ruote. Eppure, per non puntare sul sicuro, basterebbe sfruttare le competenze acquisite sul campo e prevedere delle convenzioni, per incentivare anche finanziariamente le società che da tempo, tra mille difficoltà, stanno continuando a portare avanti la personale battaglia e a credere nel progetto. D’altronde, a sostegno della tesi, basta fornire qualche numero: ogni anno la Travelmar trasporta ben 500mila passeggeri. E quest’anno il trend è in netto rialzo, tant’è che le previsioni parlano addirittura di un incremento di passeggeri, rispetto al 2015, di oltre il 20 per cento.

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